Un’importante novità per tutti coloro che stanno pensando di sfruttare il superbonus 110% per lavori di efficientamento energetico nelle proprie case.
In un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, le regole per sfruttare l’ecobonus al meglio. L’Agenzia delle entrate ha chiarito che accedono all’agevolazione anche i familiari e i conviventi del possessore o detentore dell’immobile che sostengono la spesa per i lavori effettuati sui loro immobili.
Superbonus, quali lavori
Nel documento vengono precisati anche i lavori ammessi al bonus:
- recupero del patrimonio edilizio
- efficienza energetica
- adozione di misure antisismiche
- recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna
- installazione di impianti fotovoltaici
- installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
Cosa devono fare i professionisti
Per gli interventi ammessi, i tecnici abilitati devono garantire il rispetto dei requisiti e la corrispondente congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati. Una copia dell’asseverazione va trasmessa, esclusivamente per via telematica, all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA).
Gli interventi di riduzione del rischio sismico sono asseverati dai professionisti incaricati della progettazione strutturale, della direzione dei lavori delle strutture e del collaudo statico, secondo le rispettive competenze professionali, iscritti agli ordini o ai collegi professionali di appartenenza.
È anche necessario richiedere il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta. Il soggetto che rilascia il visto di conformità deve verificare che i professionisti incaricati abbiano rilasciato le asseverazioni e attestazioni necessarie.
Come richiedere l’ecobonus
È possibile usufruire del bonus secondo due modalità alternative. I soggetti che sostengono, negli anni 2020 e 2021, spese per gli interventi ammessi possono:
- sfruttare lo sconto direttamente, anticipando l’importo e poi ottenendo il rimborso
- beneficiare di un contributo sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi, d’intesa con i fornitori stessi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d’imposta, di importo pari alla detrazione spettante;
- cedere un credito d’imposta di pari ammontare ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.