Cos’è una strada elettrica, ricarica l’auto in movimento: c’è anche in Italia

Cosa sono le strade elettriche: come funzionano e dov'è già possibile sfruttarle. Un esperimento è attivo anche in Italia, ecco dove

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

L’elemento cardine che blocca l’esplosione del mercato delle auto elettriche è la ricarica. Impossibile negare come ci siano anche altri dubbi da parte di molti consumatori, a partire dal prezzo ai dubbi sull’ecosostenibilità delle batterie utilizzate, fino ad arrivare al costo di questi veicoli. Se si riuscisse però a dare una risposta concreta e soddisfacente sul fronte ricarica, di sicuro si assisterebbe a un cambio di rotta nei sondaggi e, di conseguenza, nel mercato automobilistico. Ecco alcune domande standard online. Cosa accade se devo partire per un’emergenza? Sarei costretto ad attendere che l’auto sia abbastanza carica? Quanto tempo mi ci vorrebbe per percorrere più di 400-500 km?

Ciò che le auto elettriche chiedono è un dispendioso cambio culturale. Una condizione che si realizzerà, di certo, anche perché forzata dall’Unione europea nell’ambito della necessaria transizione ecologica. La soluzione migliore sarebbe però quella di andare incontro ai consumatori, non forzando un’azione politica sulla loro quotidianità, rivoluzionandola. In quest’ottica le strade elettriche rappresentano senza dubbio una prospettiva allettante. Esistono già ma la loro diffusione è ancora limitata. Che sia il futuro della nuova mobilità green?

Cos’è una strada elettrica

Sono svariate le sperimentazioni all’attivo per riuscire a risolvere il problema della ricarica delle auto elettriche. Le tempistiche previste, insieme con la caccia alla colonnina (i numeri attuali non sono minimamente adeguati al progetto Ue, ndr), allontanano possibili acquirenti. Si lavora quindi a stazioni per la sostituzione rapida delle batterie, così come alle colonnine raffreddate a liquido, e non solo.

Cosa dire invece della strada elettrica. Lungo il percorso il veicolo avrebbe modo di autoalimentarsi, il che farebbe di colpo sparire le principali preoccupazioni dei guidatori, terrorizzati all’idea di ritrovarsi fermi nel bel mezzo del nulla, senza alcuna chance di risolvere il problema, se non chiamando i soccorsi (per un ritiro o una ricarica a domicilio, ndr).

Una strada elettrica, invece, cancella l’ostacolo in maniera totale e le sperimentazioni risultano già soddisfacenti. In Svezia è stato realizzato un tratto dedicato a un autobus elettrico, sull’isola di Gotland. Il sistema a induzione è inoltre attivo anche in Corea del Sud e, sorprendentemente, in Italia.

Come detto, si tratta di sperimentazioni, il che vuol dire che la diffusione è altamente limitata. Chiunque fosse interessato, però, potrà recarsi in provincia di Brescia, sperimentando questo tratto all’avanguardia all’altezza del casello di Chiari della BreBeMi. Il futuro è qui, dunque, e la Svezia sembra in Europa la più interessata a fare qualcosa a riguardo. Entro il 2026, infatti, saranno realizzati ben 21 km di strada elettrica tra Örebro e Hallsberg.

Come funzione la strada elettrica

Per quanto possa sembrare futuristica e fantascientifica, il funzionamento della strada elettrica non è così complesso da comprendere, anzi. All’interno della sede stradale ci sono infatti delle linee elettriche, la cui funzione è quella di sfruttare dei binari conduttori per trasferire l’energia direttamente ai veicoli in transito.

Ciò è possibile, però, unicamente se l’auto elettrica è dotata di un ricevitore wireless, che potrebbe diventare la normalità nel prossimo futuro. Il vantaggio rispesso a un sistema senza cavo “fisso” è dato dalla possibilità di sfruttare batterie più piccole, con una riduzione netta ed evidente, fino a un massimo del 70%. Qualcosa che potrebbe contribuire ad abbattere i costi e alleggerire i mezzi.

Un sistema che, se implementato su larga scala, consentirebbe anche di alleggerire le file alle colonnine, rendendo la vita più semplice ai guidatori. Non è però tutto oro quello che luccida. Il lato negativo delle strade elettriche è infatti rappresentato proprio dalla loro realizzazione. I costi sono ingenti, dovendo intervenire in maniera massiccia sul sistema stradale nazionale. Ad oggi, quindi, la prospettiva è limitata a luoghi chiusi, come gli aeroporti ad esempio. Il grande salto verso la trasformazione delle aree pubbliche sembra molto distante nel tempo.