Bonus dipendenti, arrivano le istruzioni: a chi spetta

L'Agenzia delle Entrate ha diffuso la circolare rivolta ai datori di lavoro con i chiarimenti per erogare benefit fino a 3mila euro ai dipendenti con figli

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Via libera ai datori di lavoro che hanno intenzione di riconoscere ai propri dipendenti con figli benefit esenti da imposte fino a 3mila euro. L’Agenzia delle Entrate ha fornito ai titolari di azienda le istruzioni per erogare i rimborsi su beni e servizi ai propri lavoratori, tra i quali rientrano anche i pagamenti delle bollette di luce, acqua e gas.

I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

I chiarimenti del Fisco sulla nuova disciplina del welfare aziendale sono contenuti nella circolare n. 23/E, che recepisce le novità introdotte dal ‘Decreto lavoro’, tra le quali l‘innalzamento dagli ordinari 258,23 a 3mila euro del tetto massimo per il 2023 entro il quale è possibile riconoscere ai dipendenti i fringe benefit esenti da imposte. Il limite di 258,23 euro rimane per tutti gli altri dipendenti che non hanno figli a carico (qui l’ipotesi del Governo di fissare una soglia di benefit mille euro per tutti i dipendenti).

Come stabilisce la normativa, i benefit sotto la nuova soglia per i dipendenti con figli fiscalmente a carico sono esenti dall’Irpef, così come dall’imposta sostitutiva sui premi di produttività. Nei 3mila euro rientrano anche quei benefici che, per scelta del lavoratore, sono stati concessi, in tutto o in parte, al posto dei premi di risultato detassabili. Se l’ammontare dovesse superare il tetto, il pagamento delle tasse è previsto sull’importo totale e non soltanto sulla quota eccedente.

La circolare precisa che “l’agevolazione si applica in misura intera a ogni genitore, titolare di reddito di lavoro dipendente e/o assimilato, anche in presenza di un solo figlio, purché lo stesso sia fiscalmente a carico di entrambi, e ricorda che, per il Fisco, sono considerati a carico i figli con reddito non superiore a 2.840,51 euro (al lordo degli oneri deducibili)”. Il limite di reddito sale a 4mila euro per i figli fino a 24 anni e, essendo valido per il 2023, deve essere verificato al 31 dicembre di quest’anno.

Il documento chiarisce, inoltre, che la nuova agevolazione spetta a entrambi i genitori anche nel caso in cui si accordino per attribuire la detrazione per figli a carico per intero a chi tra padre e madre possiede il reddito più elevato (qui abbiamo spiegato tutte le novità sui fringe benefit per chi ha figli).

Come ottenere il bonus dipendenti

Per poter fare domanda di accesso al bonus, il dipendente deve dichiarare al proprio datore di lavoro di averne diritto indicando il codice fiscale del figlio o dei figli fiscalmente a carico. Per questa dichiarazione non esiste modello per cui può essere resa secondo modalità concordate tra le due parti.

Se nel corso del 2023 i presupposti per l’agevolazione dovessero cambiare, come ad esempio nel caso in cui un figlio non sia più fiscalmente a carico del genitore, il dipendente è tenuto a dare immediata comunicazione al datore di lavoro che dovrà quindi recuperare il beneficio non spettante nei periodi di paga successivi e, comunque, entro i termini per le operazioni di conguaglio (qui abbiamo spiegato come funzionano i fringe benefit fino a 3mila euro per i dipendenti con figli).