Mutui sempre più cari, ecco le cifre: conviene l’affitto?

Il mercato immobiliare è stretto dal caro affitti e dai tassi dei mutui sempre altissimi. Ma quale conviene fra i due? Non c'è una risposta univoca: ecco i casi di città in città

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Il rialzo dei tassi d’interesse da parte della BCE e l’instabilità internazionale (ne abbiamo parlato qui) continuano a tenere in scacco le cifre dei mutui, che viaggiano sempre su livelli insostenibili per gran parte dei contribuenti. Il mercato immobiliare è messo a dura prova anche dal caro affitti, divenuto un vero e proprio caso dopo “la protesta delle tende” da parte degli studenti universitari fuorisede.

Fino a qualche mese fa non ci sarebbero stati dubbi: conviene investire in un immobile piuttosto che “buttare soldi” in un contratto di locazione. Ma le cose sono cambiate. Cosa conviene, dunque: sottoscrivere un mutuo per l’acquisto di una casa oppure scegliere di andare in affitto? Proviamo a rispondere.

Di quanto sono aumentati mutui, affitti e prezzi

Nel giro di un anno, la rata di un mutuo a tasso fisso a 30 anni è aumentata di circa il 40%. In alcune città, il mercato immobiliare viaggia su prezzi folli. Secondo una ricerca di Tecnocasa per La Repubblica sui dati di maggio, Milano si conferma ancora una volta la città più cara d’Italia per chi vuole comprare casa: si viaggia sui 4.263 euro al metro quadro, il che vuol dire che per un bilocale da 65 metri quadri si avrà una rata mensile del mutuo di 1.282 euro, concessa a un reddito minimo di 4.272 euro. Lo stesso immobile da pagare con l’affitto costa invece 1.038 euro al mese. Risultato: si “risparmiano” 244 euro scegliendo l’affitto. Le proporzioni sono grossomodo le stesse anche per quanto riguarda un trilocale.

Ma quello di Milano, si sa, è un caso limite, specie nelle zone più esclusive della metropoli. Se si esce dai quartieri top delle grandi città, risulta al contrario più conveniente un mutuo. Secondo il Corriere della Sera, considerando un trilocale, nelle compravendite immobiliari in media si registra una diminuzione del 10% rispetto al prezzo richiesto inizialmente nell’annuncio. Al contrario, negoziare sui canoni di affitto è pressoché impossibile.

Cosa scegliere

Le cifre sono ovviamente delle medie e variano molto anche nell’ambito di una stessa città. Sulla scelta tra mutuo e affitto è dunque opportuno valutare anche altri aspetti. Innanzitutto chi sottoscrive un mutuo, che le anche concedono massimo all’80%, deve comunque avere una base finanziaria a disposizione. Comprare casa è tuttavia un passo che consente, nel lungo periodo, una rivalutazione del capitale investito.

Sono previste inoltre detrazioni fiscali che riguardano sia i canoni di locazione sia i mutui. Secondo Tecnocasa, dunque, l’acquisto resta di base la soluzione migliore quando si parla di case. Diverso il caso di chi potrebbe cambiare città o abitazione a breve e per cui bisogna considerare i costi extra, dall’agenzia alle spese notarili.

Quando costano mutuo e affitto nelle grandi città

Parlando di città in cui i prezzi viaggiano su numeri più ragionevoli, Genova appare uno degli esempi più accessibili. Considerando un bilocale, si spendono in media 1.123 euro al metro quadro, per una rata del mutuo di 338 euro al mese. L’affitto di una casa simile verrebbe invece a costare 414 euro al mese.

A Roma invece si parla di circa 3mila euro al metro quadro e la rata mensile di un mutuo per un bilocale è in media di 893 euro, poco più dei 772 euro dell’affitto. Nel caso del trilocale si sale rispettivamente a 1.061 e 963 euro. In questo caso conviene l’affitto, così come a Firenze, dove la rata del bilocale costa 871 euro mentre la locazione 670 euro.

Bologna è invece la città che nel 2022 ha avuto la maggior crescita dei prezzi (+8,1%): qui per acquistare un bilocale si arriva a una rata di mutuo di 779 euro al mese contro i 703 euro del canone d’affitto. A Palermo, infine, la rata del mutuo resta inferiore al canone di locazione (342 conto 416 euro).