Fino a quando benzina e diesel costeranno meno

Lo sconto su benzina e diesel potrebbe non durare molto, ma fino a quando il carburante costerà meno? Quando fare il pieno non sarà più conveniente come ora?

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha approvato un decreto legge che introduce misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina, compreso il caro-carburante. Già in questi giorni, infatti, benzina e diesel costano di meno grazie a uno sconto introdotto dall’Esecutivo, ma fino a quando fare il pieno sarà conveniente? L’abbassamento dei prezzi potrebbe non durare molto.

Caro carburante, come il Governo ha deciso di abbattere i prezzi di benzina e diesel

Con l’indice dei prezzi che ha raggiunto le stelle (qui i prezzi record di benzina e diesel), il Governo ha deciso di intervenire sul trend dei costi in aumento dei carburanti. Il dl contenente il cd. “Pacchetto energia” (qui maggiori dettagli), è intervenuto su:

  • contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti;
  • misure in tema di prezzi dell’energia;
  • sostegni alle imprese;
  • presidi a tutela delle imprese nazionali;
  • accoglienza umanitaria a seguito dell’invasione della Russia in Ucraina.

Per contenere i costi di energia e carburante, in particolare, il dl Energia ha previsto l’introduzione di:

Per quanto riguarda i carburanti, la riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante per autotrazione permetterà invece di ridurre del prezzo di benzina e gasolio di 25 centesimi di euro al litro ma – come specificato dall’Esecutivo – per una durata di tempo limitata.

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Fino a quando benzina e diesel costeranno meno?

Come si legge nella nota stampa pubblicata sul sito del Governo, a seguito della conferenza stampa tenuta da Draghi per presentate gli interventi contenuti nel dl Energia, lo sconto di 25 centesimi su benzina e diesel sarà applicato per periodo di 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento, ovvero fino al 21 aprile.

Dopo questo periodo, il prezzo sarà di nuovo determinato dal mercato, salvo la possibilità di ricorrere al bonus carburante (qui come richiederlo) che può essere ceduto, a titolo gratuito, da aziende private ai lavoratori dipendenti (nel limite di 200 euro per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito). Non è esclusa, comunque, una possibile proroga dello sconto sulle accise.

Nello specifico, in fase di definizione del Def, il Governo potrebbe decidere di destinare ulteriori risorse al contrasto dell’aumento dei prezzi. Il Documento di economia e finanza sarà discusso a partire dal 28 marzo. Nessun rappresentante politico – né alla maggioranza né all’opposizione – ha ancora confermato l’intenzione procedere con una ulteriore proroga di un mese dello sconto sui carburanti, tuttavia questa è oggi l’ipotesi più quotata.

Nessun commento ulteriore è stato fatto nemmeno dal premier. Attualmente, quindi, la sua posizione al riguardo rimane quella espressa in conferenza stampa: “Fino a fine aprile, il prezzo alla pompa di benzina e gasolio sarà ridotto di 25 centesimi a litro – ha infatti ribadito il primo ministro -. Rafforziamo i poteri di ARERA e del Garante per la Sorveglianza dei prezzi, perché possano conoscere i dettagli dei contratti di fornitura dei produttori, che è veramente stato difficile poter vedere ed esaminare, e poter sanzionare fenomeni di speculazione […]. L’inflazione che osserviamo in Europa, a differenza degli Stati Uniti, è essenzialmente dovuta all’andamento dei beni energetici.
Risolvere questo problema è complesso: richiede la fine della crisi in Ucraina e una migliore diversificazione delle fonti di approvvigionamento […]. La crisi in Ucraina è una crisi europea, e richiede una risposta europea su tanti fronti, sul mercato del gas, sul mercato delle materie prime, sui bisogni finanziari che i paesi avranno a seguito di questa crisi, sia di natura energetica ma anche per altri motivi, come ho detto altre volte, per la Difesa”.