Dal 30 marzo al 28 maggio 2021 i professionisti e partite Iva possono richiedere il contributo a fondo perduto messo in campo dal governo Draghi nel decreto Sostegni per fronteggiare la crisi economica legata al Covid (qui la guida di QuiFinanza su come fare).
Per tutti coloro che hanno aperto la partita Iva prima del 1° gennaio 2019 per aver diritto al beneficio è necessario aver avuto un calo di fatturato pari almeno al 30%. Per sapere a quanto ammonta il proprio fatturato, è necessario considerare il valore medio. Ma come si fa? Come si calcola il fatturato medio registrato?
Cosa considerare nel valore medio del fatturato
Ai fini della compilazione dei campi riferiti all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi (qui trovate tutte le percentuali da applicare per calcolare il contributo spettante), occorre dapprima determinare l’ammontare complessivo del fatturato e dei corrispettivi realizzati nell’anno 2019 e nell’anno 2020:
- devono essere considerate tutte le fatture attive (al netto dell’IVA) con data di effettuazione dell’operazione compresa tra il 1° gennaio e il 31 dicembre degli anni 2019 e 2020;
- occorre tenere conto delle note di variazione di cui all’art. 26 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 aventi data compresa tra il 1° gennaio e il 31 dicembre degli anni 2019 e 2020;
- i commercianti al minuto e gli altri contribuenti di cui all’art. 22 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, devono considerare l’ammontare globale dei corrispettivi (al netto dell’IVA) delle operazioni effettuate negli anni 2019 e 2020;
- concorrono a formare l’ammontare del fatturato anche le cessioni di beni ammortizzabili;
- nei casi di operazioni effettuate in ventilazione ovvero con applicazione del regime del margine ovvero operazioni effettuate da agenzie di viaggio, per le quali risulta difficoltoso il calcolo delle fatture e dei corrispettivi al netto dell’IVA, l’importo può essere riportato al lordo dell’IVA (sia con riferimento al 2019 che al 2020);
- per i soggetti che svolgono operazioni non rilevanti ai fini IVA, come ad esempio le cessioni di tabacchi, giornali e riviste, all’ammontare delle operazioni fatturate e dei corrispettivi rilevanti ai fini IVA vanno sommati gli aggi relativi alle operazioni effettuate non rilevanti ai fini IVA.
Come si calcola il fatturato medio
Gli importi dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e dell’anno 2019 da indicare sulla domanda del contributo a fondo perduto vengono determinati dividendo l’importo complessivo del fatturato e dei corrispettivi di ciascuno dei due anni per il numero dei mesi in cui la partita IVA è stata attiva nell’anno.
Per i soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019, ai fini del calcolo dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019, contano i mesi successivi a quello di attivazione della partita IVA.
Nel caso di partita IVA attivata anteriormente al 2019, il richiedente dividerà l’importo complessivo del fatturato e dei corrispettivi realizzati nell’anno 2019 per 12 mesi. Nel caso invece di partita IVA attivata, ad esempio, il 25 marzo 2019, il richiedente dividerà l’importo complessivo del fatturato e dei corrispettivi realizzati a partire dal mese di aprile per 9 mesi.
In assenza di ammontare medio mensile del fatturato e corrispettivi dell’anno 2019 o 2020, il campo non va compilato e si intenderà che l’importo è pari a zero. Questa situazione può accadere, ad esempio, se la partita IVA è stata attivata nel mese di dicembre 2019.
Vi rimandiamo qui per la procedura di presentazione della domanda.