Prestiti INPS: cosa sono e come si richiedono

Non tutti sanno che l’INPS può anche concedere prestiti agevolati, sia a lavoratori che pensionati

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Enzo Claudio Calanducci

Dottore Commercialista e Revisore Contabile

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, si occupa principalmente di fiscalità ordinaria e straordinaria d'impresa e svolge attività di consulenza tributaria, societaria e contabile.

L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale è l’ente previdenziale del sistema pensionistico italiano più diffuso e a cui sono iscritti, obbligatoriamente, tutti i lavoratori dipendenti. Non tutti sono al corrente dei prestiti Inps, ovvero dei finanziamenti a tasso agevolato che l’ente può erogare sia a lavoratori che pensionati.

Prestito Inps, come funziona

I prestiti Inps non sono una novità, poiché prima erano conosciuti come prestiti Inpdap, l’ente che è poi confluito nell’Inps nel 2012. Si tratta di prestiti che l’Ente rilascia attraverso il proprio Fondo o attraverso banche o finanziarie convenzionate.

Possono accedere a questi finanziamenti tutti i dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, oppure alla Gestione Assistenza Magistrale e i dipendenti di Poste Italiane (ex aderenti al fondo Ipost).

L’Inps offre due tipologie di finanziamento:

  • il Piccolo Prestito, restituibile in tempi da 1 a 4 anni;
  • il Prestito Pluriennale, che può essere restituito in un tempo che va dai 5 ai 10 anni.

Ogni categoria ha accesso a una tipologia specifica di prestito. Vediamo quali sono.

Piccolo prestito Inps: caratteristiche e come funziona

I piccoli prestiti sono suddivisi in:

  • piccolo prestito Gestione Assistenza Magistrale;
  • piccolo prestito Gestione Fondo Credito Poste Italiane;
  • piccolo prestito Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie.

Il piccolo prestito Gestione Assistenza Magistrale è concesso agli insegnanti, ai direttori e al personale scolastico a tempo indeterminato delle scuole statali primarie e dell’infanzia in servizio o a non meno di due anni dal collocamento a riposo. L’importo erogato non può essere superiore all’importo di due mensilità dello stipendio e deve essere restituito in 24 mesi.

Il piccolo prestito Gestione Fondo Credito Poste Italiane è concesso a tutti i dipendenti del Gruppo Poste Italiane e società ad esso collegate, dietro cessione del quinto dello stipendio. Il prestito può corrispondere da una fino a otto mensilità dello stipendio e può essere restituito in unoduetre o quattro anni.

Infine, il piccolo prestito Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie è concesso a dipendenti pubblici e pensionati. Tali prestiti sono erogati a breve termine in base alle disponibilità del fondo.

Prestiti Pluriennali Inps: caratteristiche e come funzionano

Il Prestito Pluriennale Inps è invece suddiviso in:

  • prestito pluriennale diretto Gestione Fondo Credito Poste Italiane;
  • prestito pluriennale diretto Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
  • prestito pluriennale garantito Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

Il prestito pluriennale diretto Gestione Fondo Credito Poste Italiane viene concesso ai dipendenti del Gruppo Poste Italiane e alle società ad esso collegate, solo dopo aver maturato almeno quattro anni di anzianità di servizio. Può essere ceduto al massimo un quinto dello stipendio e si può restituire il prestito in cinque o dieci anni.

Il prestito pluriennale diretto Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali è concesso ai dipendenti pubblici con servizio utile a pensione e iscrizione di almeno quattro anni al fondo o a pensionati ex dipendenti pubblici iscritti al fondo. Viene erogato solo per specifiche esigenze personali o familiari e deve essere restituito in cinque o dieci anni.

Il prestito pluriennale garantito Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, invece, viene erogato agli iscritti da almeno quattro anni alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali da società finanziarie e istituti di credito autorizzati. Tale prestito può essere restituito in cinque o dieci anni.

Tra le motivazioni per cui è possibile chiedere uno dei prestiti pluriennali Inps ci sono la malattia (personale o di familiari), rapina, furto, incendi, calamità naturali, cure odontoiatriche oppure un trasloco.

Prestiti in forma di Anticipazione Vecchio e Nuovo Fondo Mutualità: come funzionano

I prestiti in forma di Anticipazione Vecchio e Nuovo Fondo Mutualità vengono concessi dall’Inps a iscritti privi di provvedimenti per dimissioni, decadenza o disciplinari, per motivi di salute, per la nascita di un figlio o per un lutto. Sono erogati in base alle disponibilità finanziarie.

I tassi di interesse dei Prestiti Inps

I prestiti Inps hanno dei tassi diversi a seconda del tipo di finanziamento. I piccoli prestiti Gestione Pubblica hanno un tasso nominale annuo (TAN) del 4,25% e un tasso annuo effettivo globale (TAEG) del 5%. Il Prestito Pluriennale Diretto Gestione Pubblica invece ha un TAN fisso del 3,50%. A queste cifre vanno aggiunte le spese di amministrazione (0,50%) e il premio fondo rischi, variabile in base all’età del richiedente e alla durata del finanziamento.

Prestiti Pensionati Inps, cosa sono e come funzionano

I pensionati possono richiedere un prestito Inps entro il compimento del 65° anno di età o, in alcuni casi, entro il compimento dell’80° anno di età. Il finanziamento può essere richiesto direttamente presso le casse pensionistiche o nelle agenzie di mediazione creditizia regolarmente iscritte e riconosciute dalla Banca d’Italia.

Il prestito viene erogato tenendo conto dell’età del richiedente, del modello CUD riferito ai redditi dell’anno precedente alla richiesta e dell’importo della pensione, che deve superare i 500 euro. Nel finanziamento è prevista anche un’assicurazione rischio vita.