Cresce l’attesa sul bonus trasporti 2023, la misura messa a disposizione dal Governo dal 2022 con l’obiettivo di aiutare gli italiani nel pagamento degli abbonamenti mensili o annuali dei mezzi di trasporto cittadini. Il contributo da 60 euro era stato un vero e proprio successo dal momento della sua introduzione dello scorso anno, ma ormai da mesi le famiglie italiane restano in attesa per la proroga dell’aiuto che, ancor oggi, ritarda ad arrivare.
Nonostante la volontà di dare ancora una volta una mano ai cittadini, da parte dell’esecutivo Meloni tarda infatti da arriva la pubblicazione del decreto attuativo che permetterebbe a milioni di italiani di richiedere la misura.
Bonus trasporti 2023 in ritardo, cosa succede
A mancare, come detto, è proprio quel decreto attuativo che è centrale nella proroga della misura. Infatti è importantissimo perché definirà i dettagli e le modalità per fare domanda del bonus. Di certo non di discosterà molto da quello che è stato il bonus trasporti dello scorso anno, ma per avere conferma serve aspettare. E di attendere gli italiani sono anche stufi.
Il decreto doveva arrivare lo scorso 14 febbraio, ma a distanza di oltre due settimane ancora non si è vista nessuna traccia del via libera per la misura. I processi per l’attuazione definitiva delle misure decise dal Governo, si sa, sono spesso molto lunghi e tante volte sforano i tempi indicati in normativa, ed è quindi difficile dare oggi dei tempi certi entro i quali attendersi l’arrivo dell’ok definitivo.
Il bonus, per tranquillizzare tutti gli italiani che ne hanno usufruito nel 2022 e chi vorrà accedere nel 2023, è comunque confermato. Ma chi potrà richiederlo e usufruire della quota da 60 euro?
Bonus trasporti 2023, chi può richiederlo
Come vi abbiamo già raccontato, il bonus trasporti 2023 è stato confermato nella quota dei 60 euro e viene riconosciuta per l’acquisto di abbonamenti mensili, validi per più mesi, o annuali. Prorogato fino a dicembre 2023, è possibile fare domanda sul sito dedicato del MIMS nell’apposita sezione dedicata al bonus trasporti (qui la pagina per accedere al servizio).
L’accesso alla piattaforma consente di richiedere un solo buono, per sé stesso o per un figlio minore fiscalmente a carico ed eventuali ulteriori richieste dovranno essere fatte con un nuovo accesso. È possibile richiederlo ogni mese, ma pur sempre con un tetto massimo di 60 euro che vanno a contribuire al pagamento dell’abbonamento scelto.
Rispetto al 2022, però, cambia qualcosa. Infatti se lo scorso anno poteva essere richiesto soltanto da persone fisiche con un reddito fino a 35.000 euro, nel 2023 dopo l’approvazione del governo Meloni del cosiddetto decreto Carburanti, il bonus è stato ristretto solo a coloro che nello scorso anno hanno percepito un reddito fino a 20.000 euro. Una platea abbastanza ridotta che poi potrebbe ridursi ulteriormente se il gestore del trasporto pubblico che si utilizza non rientra nella lista di quelli “convenzionati” col Ministero (lista costantemente aggiornata che potete consultare qui).
Per presentare domanda, se in linea con i requisiti, bisognerà quindi Accedere all’apposita piattaforma creata dal MIMS con SPID o CIE, indicare il servizio per cui si acquisterà l’abbonamento e specificare la tipologia di abbonamento (mensile o annuale). Al termine della procedura di richiesta del bonus si ottiene un codice e/o un QR code da presentare in biglietteria, oppure on-line se previsto dal gestore, al momento dell’acquisto.