Bonus asilo 2023, via alle domande: come fare

È online la procedura di presentazione delle domande sul sito dell'Inps per il bonus asilo nido 2023, richiesta possibile anche tramite call center o patronato

Partite le domande per ricevere il bonus asilo 2023. Dal 27 febbraio è possibile fare richiesta di rimborso per la retta delle strutture scolastiche per i più piccoli, pubbliche e private autorizzate, o per le forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie. I genitori in possesso dei requisiti necessari ad accedere al contributo possono caricare i propri dati sul sito dell’Inps, oppure rivolgersi al call center dedicato o ancora ai patronati. Ecco come ottenere il sussidio.

Bonus asilo 2023: i requisiti

Introdotto con la Legge di Bilancio 2017 nell’ambito delle misure a sostegno del reddito delle famiglie, il bonus asilo è stato innalzato nel 2019 dalla soglia di mille euro fino al tetto massimo di 3mila euro, che gli aventi diritto possono richiedere oggi sulla base dell’Isee minorenni.

Sul proprio sito l’Inps individua tre fasce dell’indicatore, in corso di validità e riferito al minore per cui è richiesta la prestazione, in rapporto alle quali è determinato l’importo cui possono avere diritto i genitori, con una cifra massima stabilita per ogni mese:

  • ISEE minorenni fino a 25mila euro: tetto di 3mila euro annui (importo massimo mensile erogabile 272,73 euro per 11 mensilità). Nel caso di pagamento di dieci mensilità erogate al massimo dell’importo mensile concedibile (272,73 euro), l’undicesima mensilità sarà erogata per un importo massimo di 272,70 euro, per non superare il tetto annuo di 3.000 euro per minore.
  • ISEE minorenni da 25.001 euro fino a 40mila euro: budget annuo 2.500 euro (importo massimo mensile erogabile 227,27 per 11 mensilità). Nel caso di pagamento di dieci mensilità erogate al massimo dell’importo mensile concedibile (227,27 euro), l’undicesima mensilità sarà erogata per un importo massimo di 227,30 euro, per non superare il tetto annuo di 2.500 euro per minore.
  • ISEE minorenni da 40.001 euro: budget annuo 1.500 euro (importo massimo mensile erogabile 136,37 per 11 mensilità). Nel caso di pagamento di dieci mensilità erogate al massimo dell’importo mensile concedibile (136,37 euro), l’undicesima mensilità sarà erogata per un importo massimo di 136,30 euro, per non superare il tetto annuo di 1.500 euro per minore.

Questi scaglioni di riferimento prevedono gli stessi importi anche per le forme di supporto presso la propria abitazione, erogati a seguito di presentazione da parte del genitore richiedente, che risulti convivente con il bambino, di un attestato rilasciato dal pediatra di libera scelta che certifichi per l’intero anno di riferimento “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica”.

In assenza dell’indicatore valido o qualora il bonus sia richiesto dal genitore che non fa parte del nucleo familiare del minorenne, verrà conteggiata la rata spettante in misura non superiore a 1.500 euro annui (136,37 euro mensili). In seguito alla presentazione di un Isee minorenni valido, l’importo verrebbe ricalcolato e riconosciuto secondo la fascia di appartenenza (qui l’elenco dei bonus che possono essere richiesti nel 2003 entro un Isee di 15mila euro, mentre qui abbiamo parlato dei bonus a disposizione quest’anno dei genitori lavoratori).

Bonus asilo 2023: come fare domanda

Il bonus è disponibile per tutti gli aventi diritto con cittadinanza italiana, Ue e extracomunitari con permesso di soggiorno anche non permanente, ma soltanto fino a esaurimento fondi: lo stanziamento per il 2023 è di 550 milioni di euro e il contributo verrà erogato secondo l’ordine di presentazione della domanda (qui avevamo parlato di cosa è successo in seguito all’esaurimento dei fondi del 2022).

Come specificato dall’Istituto di previdenza, “le eventuali domande che in base ai tempi di presentazione, per insufficienza di budget, non potranno essere accolte saranno comunque ammesse ma ‘con riserva’. Qualora a fine anno dovessero residuare somme ancora disponibili, le stesse domande potranno essere recuperate e poste in lavorazione secondo l’ordine di presentazione acquisito.”

Le richieste dovranno essere inviate online nella sezione dedicata dell’Inps, oppure tramite il call center e patronati, in ogni caso dallo stesso genitore che sostiene il pagamento della retta.