Via al bonus acqua potabile: chi può fare richiesta e come

Dal 1° al 28 febbraio 2023 sarà possibile inoltrare la richiesta per ottenere il bonus acqua potabile per le spese effettuate nel 2022

Anche nel 2023, come già capitato negli anni passati, il Governo ha deciso di prorogare il bonus acqua potabile, la misura che dà la possibilità agli italiani di usufruire del credito d’imposta del 50% delle spese sostenute nel 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare, finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti. A poterne approfittare saranno milioni di italiani che però, come tutti i bonus, dovranno fare attenzione alle scadenze. Da mercoledì 1° febbraio 2023, infatti, è stata aperta l’area riservata dell’Agenzia delle Entrate per presentare la richiesta e ci sarà tempo fino al 28 febbraio per poter usufruire della misura.

Bonus acqua potabile, via alle richieste

Per poter presentare domanda per il bonus acqua potabile, come detto, ci sarà tempo fino al 28 febbraio 2023. Tutto l’iter sarà da completare sul sito web dedicato dell’Agenzia delle Entrate, nell’area riservata all’interno della sezione Servizi, nella categoria Agevolazioni, alla voce Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile. L’importo delle spese sostenute deve essere documentato da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.

In alternativa, è possibile inviare la comunicazione dopo averla predisposta in un file conforme alle specifiche tecniche presenti nella scheda informativa. Prima del definitivo invio, i file dovranno essere sottoposti ai controlli di conformità utilizzando il software reso disponibile dall’Agenzia delle entrate. I file non controllati saranno scartati e le comunicazioni in essi contenute non saranno acquisite (qui vi abbiamo parlato delle differenze fra bonus acqua potabile e bonus idrico).

A quanto ammonta il bonus e chi può fare domanda

Ma veniamo ora agli aspetti più importanti del bonus, ovvero le cifre erogate e a chi è rivolto. L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a 1.000 euro per ciascun immobile per le persone fisiche e 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali. Nella comunicazione devono essere indicate esclusivamente le spese sostenute nel 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di: mineralizzazione; filtraggio; addizione di anidride carbonica alimentare (E 290) o raffreddamento.

Per quanto riguarda invece i destinatari della misura, va sottolineato, non ci sono limiti di Isee. Il credito di imposta infatti è riconosciuto a persone fisiche, soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni, enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti che sostengono le spese su immobili posseduti o detenuti in base a un titolo idoneo.

A poter usufruire del bonus sono tutte le persone fisiche maggiorenni, residenti in Italia che, come detto, devono essere titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, su parti di edifici esistenti o su singole unità immobiliari.