Bonus 200 euro per 3 milioni di partite Iva, quando arriva

Bonus 200 euro, a settembre il click day per i professionisti: il pagamento sarà riconosciuto in base all'ordine cronologico delle domande

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

Giornalista pubblicista, ha maturato una solida esperienza nella produzione di news e approfondimenti relativi al mondo dell’economia e del lavoro e all’attualità, con un occhio vigile su innovazione e sostenibilità.

Tre milioni di partite Iva potranno richiedere a breve il bonus di 200 euro introdotto dal decreto Aiuti per sostenere il potere d’acquisto.

Il bonus può contare su un fondo di 600 milioni, aumentato di 100 milioni rispetto alla cifra iniziale, di cui 95,6 milioni destinati ai professionisti iscritti alle Casse di previdenza.

Il pagamento sarà riconosciuto in base all’ordine cronologico di arrivo in quello che sarà un click day: la data non è ancora stata stabilita ma sarà sicuramente a settembre.

Bonus 200 euro, a settembre il click day per le partite Iva

Il decreto che stanzia l’una tantum alle partite Iva è stato firmato dal ministro dell’Economia Daniele Franco. In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, INPS e Casse di previdenza private si stanno accordando per fissare un click day unico, a settembre.

“La volontà degli enti è quella di coordinarsi per fare un click day unico come già avvenuto per i 600-1.000 euro del reddito di ultima istanza – ha detto la Vice Presidente dell’Adepp Tiziana Stallone, al Sole 24 Ore -; abbiamo già una mappatura della possibile platea dei beneficiari”.

La decisione finale sarà presa al rientro dalle ferie, nella sede collegiale dell’Adepp, ma l’idea è quella di un’unica data per evitare di avvantaggiare qualche categoria.

Bonus 200 euro partite Iva, i requisiti

Per poter beneficiare del bonus 200 euro, gli aventi diritti dovranno rispettare i seguenti requisiti:

  • essere lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali INPS;
  • essere professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza (essere già iscritti alle gestioni previdenziali elencate, alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti, con partita IVA e attività lavorativa avviata);
  • nel periodo d’imposta 2021 aver percepito un reddito complessivo non superiore a 35mila euro, da cui vanno esclusi i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata;
  • aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020 (ad eccezione degli iscritti di recente per i quali non risultino scadenze di pagamento).

Bonus 200 euro partite Iva, come fare domanda

Chi presenta la domanda deve dichiarare di non aver percepito le indennità previste dagli articoli 31 e 32 dello stesso Dl 50/2022. Ogni professionista dovrà presentare la domanda all’ente di previdenza cui è obbligatoriamente iscritto, nei termini, con le modalità e secondo lo schema predisposto dall’ente stesso:

  • chi è iscritto sia ad una Cassa di previdenza che all’Inps dovrà presentare domanda all’istituto nazionale di previdenza;
  • chi è iscritto a più Casse dovrà inoltrare l’istanza solo a una di esse.

Le domande saranno accettate in base all’ordine cronologico di arrivo, Inps e Casse sono tenute a rendicontare settimanalmente al ministero del Lavoro il numero delle istanze accolte e saranno invitate a sospendere la concessione del bonus una volta raggiunto il limite di spesa stanziato.