Bonus mobili 2023-24, tutte le novità: come ottenerlo

Ecco tutto quello che c'è da sapere sul Bonus mobili e come riceverlo prima della scadenza fissata nel 2024: cifre inferiori rispetto al passato

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Ristrutturare casa è decisamente dispendioso, a prescindere dalla grandezza della stessa. È evidente come effettuare lavori all’interno di un appartamento di 60 m² costi meno rispetto a uno di 100 o 200 m², ma ciò non vuol dire affatto che il primo sia economico.

Ristrutturare costa e per questo, al fine di agevolare chi si impegna in tali operazioni per migliorare la propria abitazione o per scopi professionali, il governo ha da tempo annunciato il Bonus mobili. Questo aiuto si traduce in una detrazione Irpef per l’acquisto tanto di mobili quanto di grandi elettrodomestici. Esistono dei precisi tetti di spesa e delle scadenze da segnare sul calendario, ovviamente, ma di questo parliamo nel dettaglio di seguito.

Come funziona il Bonus mobili 2023

La detrazione Irpef prevista dal Bonus mobili 2023 va calcolata su una spesa massima di 8.000 euro, per quanto riguarda il 2023, e di 5.000 euro per il 2024. Somme che tengono conto anche di eventuali spese di trasporto e montaggio, con ripartizione in dieci quote annuali dello stesso importo.

Un netto calo rispetto agli aiuti previsti per il 2021 e 2022, quando il tetto di spera era rispettivamente di 16.000 e 10.000 euro, ma si tratta innegabilmente di una mano tesa molto importante per chi ristruttura casa. Quelli economici non sono però gli unici limiti imposti. Occorre infatti provvedere al pagamento con bonifico o carta, credito o debito non fa differenza, al fine di rendere tracciabile la transazione.

Chi ha diritto al Bonus mobili 2023

La detrazione prevista dal Bonus mobili 2023 è sfruttabile da chiunque abbia effettuato uno o più acquisti entro il 31 dicembre 2024. Al tempo stesso, però, deve aver avviato degli interventi di ristrutturazione edilizia dall’1 gennaio dell’anno precedente all’acquisto.

Come detto, gli unici oggetti che possono rientrare in questa agevolazione sono mobili e grandi elettrodomestici. Guardando nello specifico a quest’ultima categoria, è importante che i forni non siano al di sotto della classe A, mentre lavatrici, lavastoviglie e lavasciugatrici devono essere almeno classe E. Al minimo classe F, infine, per frigoriferi e congelatori.

La detrazione è del 50%, calcolata su un massimo importo di 8.000 euro per il 2023 e 5.000 euro per il 2024, come spiegato. Occorre precisare, però, come tali cifre possano essere più elevate. Fanno infatti riferimento a una singola unità immobiliare. Ciò vuol dire che un soggetto impegnato nella ristrutturazione di più unità, avrà diritto a più benefici, tanti quanti gli immobili.

La detrazione Irpef del Bonus mobili è inoltre prevista anche nel caso di beni acquistati e destinati all’arredo di un ambiente differente da quello oggetto di intervento edilizio. Lo stesso dicasi nel caso in cui si voglia arredare una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata come autonoma.

Importante tenere bene a mente i divieti, al fine di evitare di effettuare un acquisto con la certezza di poter approfittare di una detrazione che invece verrà negata. Chiariamo per questo la situazione date, che è di fondamentale rilevanza. L’inizio dei lavori deve essere precedente all’acquisto dei mobili o grandi elettrodomestici. Al fine di ottenere la necessaria autorizzazione per il rilascio del beneficio previsto, si richiederà inoltre una prova dell’esatta cronologia degli eventi.