Le commissioni da pagare per i prelievi al Bancomat potrebbero diventare a discrezione delle banche, con il rischio di un aumento dei costi. L’ipotesi adesso al vaglio dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, è stata avanzata dalla società che gestisce gli sportelli, la Bancomat Spa che ha proposto delle modifiche sulle modalità di remunerazione del servizio di ritiro del contante.
Bancomat, rischio aumento commissioni sui prelievi: la proposta
Se le condizioni decise dall’Antitrust dovessero cambiare non ci sarebbe più una tariffa fissa. Il costo delle operazioni sarebbe stabilito autonomamente dai proprietari degli sportelli e verrebbe comunicato all’utente che effettuerà il prelievo con carta emessa da altra banca, sul display al momento del ritiro dei contanti.
Il cliente può poi vedersi addebitata o meno la commissione, in base all’offerta sottoscritta insieme alla propria banca e quindi alle strategie commerciali della stessa.
Sarebbero due i principali motivi a sostegno di questa proposta: secondo i maggiori istituti bancari l’attuale commissione interbancaria non sarebbe sufficiente a remunerare gli investimenti necessari per l’aggiornamento e la gestione degli impianti Atm. Inoltre il prezzo applicato ai consumatori già oggi è di circa 2 euro e quindi il costo, secondo i proponenti, non cambierebbe di molto.
Bancomat, rischio aumento commissioni sui prelievi: come funziona adesso
Ad oggi la sola commissione interbancaria equivale a circa 50 centesimi ogni volta che si effettua un prelievo da uno sportello di proprietà di una banca (“aquirer”) diversa da quella cosiddetta “issuer”, per l’utilizzo dell’impianto.
Negli ultimi anni sempre più banche, soprattutto quelle on-line, offrono ai propri clienti la possibilità di effettuare operazioni e prelievi gratuitamente anche presso gli sportelli di altre banche.
La decisione potrebbe favorire gli istituti con molti sportelli di proprietà.
Per questo motivo l’ipotesi ha provocato diverse reazioni e critiche, sia da parte delle associazioni dei consumatori, sia soprattutto dalle banche on-line e dalle realtà medio-piccole con pochi sportelli Atm sul territorio.
A pagare i costi di questo cambiamento potrebbe essere d’altronde i residenti in piccoli Comuni, circa duemila, nei quali spesso è presente un unico sportello bancario.
I termini ultimi per presentare istanza di audizione davanti all’Antitrust riguardo l’istruttoria avviata dell’Autorità per esaminare la proposta presentata da Bancomat Spa, sono scaduti lo scorso 13 gennaio.