Il Dl 79/2021 ha maggiorato l’Assegno al Nucleo Familiare per 6 mesi a partire da adesso. Il provvedimento ha ricevuto il via libera dell’esecutivo guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi ed è stato esaminato nella giornata di giovedì 17 giugno 2021 dal Parlamento.
Dove fare domanda per l’Assegno al Nucleo Familiare maggiorato
Sul portale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) è già disponibile la procedura per fare domanda o chiedere il rinnovo dell’assegno destinato al nucleo familiare. Il sussidio è rivolto ai professionisti dipendenti del settore privato che sono in possesso dei requisiti previsti dal regolamento per l’erogazione e che, come tutti gli anni, proprio in questo periodo hanno l’obbligo di comunicare il rinnovo.
Chi si appresta a chiedere nuovamente l’assegno, dovrà essere in possesso di una dichiarazione del reddito familiare del 2020 su cui sono modulati gli importi.
La domanda, valida, secondo una nota dell’istituto, per il periodo che va dal luglio 2021 al giugno 2022, va inoltrata tramite la piattaforma dell’INPS, utilizzando lo SPID come chiave di accesso. Tuttavia, secondo quanto affermato dal governo, attualmente al lavoro sull’operatività della legge delega, dal prossimo anno gli assegni al nucleo familiare saranno sostituiti dal nuovo sussidio unico universale, che si propone come la summa di tutte le misure a sostegno delle famiglie attualmente previste dallo Stato Sociale italiano.
A quanto ammonta l’aumento dell’Assegno al Nucleo Familiare Maggiorato
Gli assegni sono stati maggiorati di 37,50 euro per ogni figlio con meno di 18 anni nelle famiglie che hanno fino a 2 figli. L’aumento è di 55 euro per i nuclei che contano invece 3 figli minori.
La procedura resta obbligatoria anche quando la prestazione viene pagata direttamente a chi ne ha diritto, ovvero i soggetti che percepiscono Aso, Cigs, Cigd, Cigo, Ima e Cisoa.
Quando la domanda sarà inoltrata, sarà compito dell’INPS ricalcolare gli assegni comprensivi delle maggiorazioni.
Dal 1° luglio invece sarà disponibile l’assegno unico (che sarà strutturale dal 2022). In questo caso, gli importi mensili varieranno in base al reddito. Come si può osservare dalla tabella allegata al decreto, le somme dell’assegno sono inversamente proporzionali all’Isee. Dati alla mano, il beneficio medio è pari a 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio. Maggiori informazioni a questo link.
Sempre a proposito di assegno unico, qui la risposta a chi si domanda se non sia cumulabile con il reddito di cittadinanza.