Un punto di Pil e miliardi di euro: ecco quanto ci costa il flop Mondiale

Coldiretti stima che un trionfo avrebbe fatto guadagnare al Paese l'1% del pil (15 miliardi di euro)

Abbiamo perso. Ci abbiamo perso. Qual è l’impatto economico dell’eliminazione italiana dai mondiali? Coldiretti ha stimato che un trionfo mondiale avrebbe fatto guadagnare al Paese l’1% del pil. In soldoni sono circa 15 miliardi di euro.
I dati negli anni successivi alle vittorie di Spagna ’82 e Germania ’06 sembrano confermarlo: nel 1983 il Pil è passato all’1,4% rispetto al +0,7 del 1982. Nel 2007 la crescita fu dell’1,9%. Prima che la crisi inghiottisse l’Europa e il Paese. “L’anno successivo alla vittoria degli azzurri nel campionato mondiale di calcio del 2006 in Germania, l’economia nazionale – precisa la Coldiretti – è cresciuta in modo sostenuto con un aumento record del 4,1% del Pil a valori correnti”. Un effetto-Cannavaro che ha valorizzato le vendite nazionali all’estero del 10 per cento, con gaudio soprattutto del made in Italy nel mondo. I prodotti artistici e culturali hanno fatto registrare un aumento record del 30 per cento, il food del 9%. Una spinta anche per il turismo, con un incremento di 2,36 milioni di stranieri (+3,5%).
Il Financial Times ha ampliato lo sguardo a tutte le nazionali vincitrici. Il risultato? La vittoria porta una crescita aggiuntiva dello 0,7% rispetto al risultato dell’anno precedente, oltre ad una crescita degli indici di borsa. Si tratta di stime spannometriche. Anche se la “soccernomics”, la disciplina che studia l’impatto del calcio sull’economia, si sta facendo sempre più complessa. A credere nell’influenza positiva della coppa del mondo è anche Goldman Sachs. La banca d’affari ha sottolineato che nel luglio del 1982 e in quello del 2006 (il mese dei trionfi), Piazza Affari ha garantito ritorni del 3% mese su mese. E basterebbe persino una semifinale. Arrivando nelle prime quattro, il Btp a 10 anni ha mostrato reazioni positive con tassi in calo rispetto a quelli del mese precedente.