“Il taglio dell’IVA di un punto percentuale, per l’aliquota ordinaria e ridotta, produrrebbe un risparmio annuo pari a circa 4,5 miliardi di euro sulla spesa delle famiglie italiane”.
Lo afferma il Codacons, commentando la proposta lanciata dal premier Giuseppe Conte. “Ipotizzando uno scenario in cui l’Iva ordinaria passa dal 22% al 21% e quella ridotta dal 10% al 9%, a parità di consumi e solo per gli effetti diretti il risparmio per le famiglie è stimabile in circa 4,5 miliardi di euro annui” – spiega il Codacons -.
Una riduzione dell’imposta, inoltre, “comporterebbe minori costi per le attività produttive e per l’industria e, a regime, produrrebbe innegabili vantaggi su prezzi e tariffe, portando ad un risparmio complessivo pari a circa 250 euro annui a famiglia”.
A beneficiarne, secondo l’Associazione, sarebbero soprattutto i nuclei più numerosi, per i quali la minore spesa potrebbe raggiungere i 400 euro annui. “Siamo favorevoli al taglio dell’Iva perché, nella situazione attuale, potrebbe dare nuovo impulso ai consumi e sostenere l’economia – afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Tuttavia, affinché la riduzione dell’imposta abbia realmente effetti positivi per le tasche dei cittadini e per il paese, è necessario che il Governo combatta i rincari ingiustificati dei listini che, nella Fase 3, si stanno registrando in tutti i settori, e che rischiano di vanificare qualsiasi intervento sull’Iva”, conclude Rienzi.
Favorevole con riserva anche Carlo Sangalli di Confcommercio: “Sarebbe un buon segnale per rilanciare la domanda interna, tuttavia vorremmo non fosse una misura troppo provvisoria. Famiglie e imprese hanno bisogno di certezze per programmare il futuro”.