Stangata per i fumatori: in arrivo aumenti per le sigarette meno care

Secondo indiscrezioni, il Ministero sarebbe pronto a ritoccare verso l'alto l'onere fiscale minimo, la tassa che in proporzione pesa soprattutto sulle sigarette che adesso costano meno

In arrivo una nuova stangata per i fumatori che toccherà soprattutto i consumatori delle sigarette low cost, che costano dai 4.20 ai 4.40 euro a pacchetto.

Allo studio di Palazzo Chigi, infatti, secondo una indiscrezione del Messaggero, ci sarebbe un ritocco verso l’alto dell’onere fiscale minimo, la tassa che – in proporzione – pesa soprattutto sulle sigarette che adesso costano meno. L’aumento delle sigarette dovrebbe essere di circa 20 centesimi al pacchetto.

L’aumento delle accise sulle sigarette non ha bisogno dell’approvazione del Parlamento, perchè il governo può far leva sulla riforma fiscale che permette al ministero di aumentare le tasse in autonomia sui monopoli di Stato.

Una parte dell’accisa, quella che si calcola in base al prezzo medio delle sigarette, è già salita a gennaio. Ma ora potrebbe aumentare anche la seconda parte dell’imposizione fiscale sulle bionde. Potrebbe passare da 170 a 175 euro.

A esserne colpite sarebbero le sigarette a basso costo, che potrebbero aumentare fino a 20 centesimi al pacchetto. Le marche che rischiano la stangata sono:

  • le John Player Special
  • le Chesterfield
  • le Gauloises

I produttori sono già sul piede di guerra e puntano a sfruttare una clausola della legge per bloccare l’aumento delle accise. Secondo la riforma fiscale, infatti, il governo può aumentare le tasse solo se l’andamento del gettito fiscale proveniente dalle bionde è stato negativo. E il 2015 è, invece, stato positivo per le casse dello Stato: 10,8 miliardi contro i 10,3 dell’anno precedente.

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