Spendiamo quasi 2 Miliardi in cibo per cani e gatti

Le spese per gli animali sono aumentate rispetto all'anno precedente. A dimostrarlo è stato uno studio grazie alla collaborazione fra Assalco e Zoomark International

Alle spese per gli animali sembra non badarci nessuno. Infatti, nel 2015 il mercato per l’alimentazione e la cura degli animali domestici ha registrato un giro di introiti pari a quasi 2 miliardi di euro, per l’esattezza ben 1.914 milioni di euro. A dimostrarlo è stato il rapporto elaborato grazie alla collaborazione fra Assalco e Zoomark International, il salone internazionale organizzato da BolognaFiere. Inoltre, confrontando i dati emersi con quelli relativi all’anno precedente, si può notare un incremento delle vendite di prodotti e attrezzature per gli animali da compagnia dello 0,9%.

È una percentuale che fa riflettere visto soprattutto il periodo non eccezionale per l’economia del Paese. Insomma, non si dà freno al portafoglio quando in questione ci sono gli amici animali che, in Italia, sono circa 60 milioni. Cani, gatti e anche uccellini, pesci, piccoli mammiferi rappresentano, quindi, un mercato di sbocco consistente, in cui la concorrenza certamente non manca. I gatti e i cani, comunque, costituiscono la fetta principale delle spese per gli animali: 1.024 milioni di euro spesi per i primi e 890 milioni per i secondi. Tutti i restanti, invece, rappresentano una percentuale marginale sul totale, realizzando un fatturato di appena 17 milioni di euro.

Indubbiamente gli amici a quattro zampe saranno contenti per tutte le attenzioni ricevute, però, è anche vero che in Italia almeno la metà di essi ha problemi di sovrappeso. Ad esser affetti da questa malattia sono prevalentemente i cani, forse anche più golosi dei felini. Sebbene ad alcuni possa far sorridere, è doveroso sapere che la cattiva o sproporzionata alimentazione può comportare non pochi problemi di salute, in alcuni casi anche gravi. Per questo, il 10% dei cani, essendo affetti da obesità dovuta dall’eccessivo accumulo di grasso, sono maggiormente esposti a rischi cardiovascolari.

Inoltre, gli animali anziani sono, nella maggior parte dei casi, assolutamente fuori forma a causa di una alimentazione non regolata e di uno stile di vita troppo sedentario. È dimostrato che il 57% dei cani mangi gli stessi alimenti del proprio padrone: una dieta non bilanciata con del cibo di provenienza industriale che, se somministrato nelle dosi indicate, può aiutare a prevenire numerosi problemi di salute. Per questo, osservando questi dati, si prevede che le spese per gli animali incrementeranno ancora il loro giro di affari nei prossimi anni.