Siae a rischio, 300 aziende chiedono la fine del monopolio

L'Italia dovrebbe recepire la direttiva europea che impone la concorrenza a SIAE nella raccolta dei diritti. 300 aziende si sono rivolte a Renzi per sbloccare la situazione

E’ scaduto lo scorso 10 aprile il termine per recepire la direttiva europea 26 del 2014 sulla gestione collettiva del diritto d’autore, che impone agli Stati membri l’apertura a nuovi operatori del mercato, che in Europa genera ogni anno 5 miliardi di ricavi.

Trecento fra imprenditori e investitori si sono rivolti a Renzi e hanno firmato una lettera per chiedere il pieno recepimento della disposizione europea che determinerà la fine del monopolio Siae nella gestione dei diritti d’autore sulle opere musicali. Nella lettera al Presidente del Consiglio si sottolineano i vantaggi che porterebbe il recepimento della direttiva nel mercato, rispetto al mantenimento del monopolio Siae che favorisce “vecchi privilegi e rendite di posizione”.

COSA CAMBIEREBBE – Con l’apertura del mercato si ridurranno drasticamente i tempi di rendicontazione e pagamento dei compensi per gli autori. Oggi i detentori di diritti devono attendere 12/24 mesi, mentre con un sistema analogo a quello di altri paesi tutto verrebbe risolto in poche settimane. Le somme dovute saranno determinate in modo preciso e puntuale grazie a sistemi digitali, superando il sistema forfettario ora utilizzato dalla Siae, che avvantaggia solo i grandi artisti.
“Lo statuto della Società Italiana Autori ed Editori, infatti, attribuisce agli iscritti tanti diritti di voto quanti sono gli euro incassati come diritti d’autore”, si legge nel documento congiunto

Con questo meccanismo, quindi, tutte le decisioni (anche quelle sulla ripartizione dei diritti) sono prese dagli autori più ricchi, obbligando gli emergenti e quindi la maggior parte degli iscritti (80 mila in tutto) a subirne le scelte.

I VANTAGGI – Il recepimento della direttiva darà ai giovani ulteriori vantaggi, come l’abolizione di quote di iscrizione e canoni annuali oggi imposti da SIAE e la possibilità di scegliere liberamente una qualsiasi delle società di raccolta dei diritti d’autore operanti in Europa, a prescindere dal Paese di appartenenza.

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