Arriva un nuovo bonus per chi viaggia: come ottenerlo

A giugno chi viaggia in autostrada potrà richiedere un contributo allo Stato, ma non tutti. Dalla classe ecologica del veicolo al fatturato: tutti i requisiti

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Dopo la pubblicazione della delibera n. 6 sulla Gazzetta ufficiale n. 112 del 15 maggio, è partita di fatto la corsa per ottenere il bonus per i pedaggi autostradali 2023. Si tratta di un contributo che gli autotrasportatori possono richiedere per le spese sostenute nell’arco del 2022. Ecco a chi è rivolto nello specifico, quando e come fare domanda (nuovi limiti di velocità in autostrada, scoppia la polemica).

Chi può richiedere il bonus pedaggi: i requisiti

Innanzitutto chiariamo che per “pedaggi” si intendono i transiti effettuati nell’arco del 2022 con mezzi di proprietà, o posseduti a titolo di disponibilità, di classe ecologica Euro 5, Euro 6 o superiore oppure ad alimentazione alternativa o elettrica. Il bonus può essere richiesto da imprese, cooperative a proprietà indivisa, consorzi, società consortili e da raggruppamenti che svolgono servizi di autotrasporto di cose per conto di terzi.

Non possono dunque accedere al bonus i comuni cittadini, nemmeno chi viaggia in maniera costante e documentabile in autostrada per lavoro. Ecco di seguito i requisiti da rispettare:

  • i veicoli devono essere adibiti al trasporto di alimenti, oggetti o altri elementi e avere classe ecologica Euro 5 o superiore;
  • in relazione al sistema di classificazione per il calcolo del pedaggio, devono appartenere alle classi B, 3, 4 o 5, se basato sul numero degli assi e della sagoma dei veicoli stessi, oppure alle classi 2, 3 o 4 se volumetrico;
  • la riduzione è proporzionale al valore delle fatture relative ai pedaggi ricevuti, ma per beneficiare del rimborso il totale annuo dei pedaggi deve ammontare almeno a 200mila euro e, in ogni caso, lo sconto non può superare il 13% del fatturato.

Quanto vale il bonus

Il calcolo va dunque effettuato in base a tre fattori: i diversi scaglioni di fatturato globale annuo, la classe ecologica del veicolo e la relativa percentuale di riduzione. Ecco di seguito le varie fasce, sempre considerando un veicolo Euro 6 o a trazione alternativa oppure Euro 5:

  • per un fatturato che va dai 200mila ai 400mila euro, si ha il 5% di riduzione per Euro 6 e trazione alternative e il 3% per l’Euro 5;
  • per un fatturato che va dai 400.001 euro al milione e 200mila, si ha il 7% di riduzione per Euro 6 e trazione alternative e il 5% per l’Euro 5;
  • per un fatturato che va da 1.200.001 ai due milioni e mezzo di euro, si ha il 9% di riduzione per Euro 6 e trazione alternative e il 7% per l’Euro 5;
  • per un fatturato che va da 2.500.001 ai cinque milioni e mezzo di euro, si ha l’11% di riduzione per Euro 6 e trazione alternative e il 9% per l’Euro 5;
  • per un fatturato che va oltre i 5 milioni e mezzo di euro, si ha il 13% di riduzione per Euro 6 e trazione alternative e l’11% per l’Euro 5.

Come e quando fare domanda

Il contributo potrà essere richiesto a partire dalle 9 di lunedì 5 giugno fino alle 14 di domenica 11 giugno 2023. Dal 26 giugno al 21 luglio sarà poi possibile compilare, firmare e inviare la domanda (lunghe file in autostrada: quando e per chi scatta il rimborso). Per poter usufruire dell’agevolazione bisogna essere iscritti all’Albo nazionale degli autotrasportatori, quindi accedendo al relativo portale e seguendo le istruzioni illustrate dal sistema nella sezione “Pedaggi”.

Per avviare la procedura, bisognerà dunque prima prenotarsi presentando la domanda. Dopodiché si passerà alla fase 2, e cioè alla compilazione, firma e invio della domanda.