Vita difficile per gli automobilisti, colpiti dagli aumenti vertiginosi dei carburanti e dall’assedio del caro polizza. In particolare, sul tema delle Rc Auto, è recentemente interventuo il Governo che con il decreto ‘Cresci-Italia’ ha cercato di promuovere una maggiore concorrenza nel settore, stabilendo l’obbligo dei tre preventivi che gli intermediari sono tenuti a rilasciare prima della stipula del contratto. A distanza di tre mesi è ora possibile conoscere il regolamento pubblicato dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Isvap) che spiega i termini per l’attuazione della misura.
“Gli intermediari, nell’attività di distribuzione di prodotti relativi all’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, forniscono al cliente, prima della stipula o del rinnovo del contratto: a) almeno tre preventivi personalizzati, rilasciati da imprese appartenenti a diversi gruppi assicurativi; b) le note informative relative ai prodotti assicurativi ai quali i preventivi si riferiscono, già predisposte e pubblicate sui siti internet aziendali ai sensi dell’art. 34 del Regolamento ISVAP n. 35 del 26 maggio 2010.” |
La liberalizzazione introdotta dal Governo ha stabilito la multi preventivazione, ma l’obiezione sorge spontanea: basterà che gli agenti (in larga parte monomandatari) non propongano preventivi di altre compagnie con premi inferiori al loro per veder vanificati gil effetti sperati.
Ci si chiede se non fosse stato meglio, per contrastare la ‘lobby’, incentivare la diffusione del modello del “broker assicurativo“, intervenendo sulle relazioni contrattuali tra le compagnie e gli agenti.
Gli agenti saranno inoltre obbligati a consegnare note informatiche che foriscano indicazioni sui contenuti del contratto e sulle caratteristiche del premio. Per la comparazione delle tariffe si potranno utilizzare i sistemi di preventivazione disponibili sui siti internet e sul sito dell’Isvap e del Ministero dello sviluppo economico.
Incidenti in calo, tariffe in aumento
Secondo l’ultimo rapporto dell’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (Ania) nonostante nel 2011 il numero totale degli incidenti accaduti e denunciati sia diminuito del 12,3%, i premi assicurativi sono aumentati mediamente di quasi il 6%.
Se dal 2007 al 2009 la frequenza sinistri era tornata ad aumentare, nel 2010 si è assistito a un’inversione di tendenza che è continuata in modo più deciso nel 2011.
Il costo medio dei sinistri è stato pari, nel 2011, a 4.337 euro, in aumento del 6,9% rispetto all’anno precedente. L’Italia continua a segnare un costo medio per sinistro tra i più elevati d’Europa con una frequenza sinistri, che sia pure in miglioramento, rimane comunque elevata. In Italia mediamente 23 sinistri su 100 prevedono un risarcimento per danni fisici, in Spagna sono solo 18 e in Francia si scende a 14.