Produzione industriale a picco nel 2019, doccia fredda sull’esecutivo

Mentre sale la tensione sulla prescrizione tornano a soffiare venti di crisi 

Doccia fredda per l’esecutivo dopo che l’Istat nella giornata di ieri ha diffuso i dati sulla produzione industriale che nel 2019 ha registrato un calo dell’1,3%, primo dal 2014. Le cose non sono andate meglio neppure nell’ultimo mese dell’anno (-2,7% rispetto a novembre). Brutte notizie, dunque, per l’economia italiana.

 

PATUANELLI: “DATI PREOCCUPANTI” – “I dati comunicati dall’Istat sulla produzione industriale sono preoccupanti. Serve uno sforzo immediato, da parte del Governo, per invertire la tendenza e stare vicino ai settori imprenditoriali del Paese”, ha detto il Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli.

 

SALVINI: TORNARE SUBITO AL VOTO – A cavalcare l’onda del pessimismo ci ha pensato subito il leader della Lega Matteo Salvini: “Produzione industriale italiana al tracollo, i dati peggiori dal 2013. Basta col governo delle tasse, della burocrazia e dei litigi, la parola torni agli italiani”.

 

CRESCE LA PREOCCUPAZIONE – A chiamare in causa il Governo, invocando un intervento immediato anche il Codacons che ha parlato di “vera e propria ecatombe”. Sulla situazione nera dell’industria pesa senza dubbio la crisi dei consumi che si registra da tempo in Italia, con gli acquisti delle famiglie sostanzialmente fermi: non a caso i beni di consumo registrano a dicembre un crollo del -0,8%, mentre rispetto al 2018 crescono appena del +0,3%”.

 

“Con questi numeri – prosegue Rienzi – l’Italia non va da nessuna parte e la crisi dell’industria italiana pesa in modo drastico su PIL e occupazione. Il Governo deve intervenire e in fretta adottando misure specifiche per salvare il settore industriale e rilanciare i consumi interni, perchè il calo dell’industria fa perdere competitività al Paese che resta indietro rispetto al resto d’Europa”.

 

Al coro si è unita anche la CNA che ha richiamato alla necessità Investimenti e interventi per rimettere in moto la ripresa attraverso le piccole imprese, le più rapide ad adeguarsi alle esigenze del mercato.

 

VENTI DI CRISI – Insomma, tempi decisamente duri per l’esecutivo che tra l’altro traballa sulla questione della prescrizione con Matteo Renzi che promette battaglia nei confronti del Guardasigilli Alfonso Bonafede, alzando decisamente l’asticella della tensione nella maggioranza.