MULTE SENZA FRONTIERE
Chi pensa che la multa stradale presa in un Paese europeo diverso dal proprio abbia meno probabilità di essere riscossa dovrà probabilmente ricredersi e, nel caso, provvedere rapidamente a fare ammenda.
A breve, infatti, le multe senza frontiere per i trasgressori che circolano in Europa saranno una realtà. E’ quanto prevede il decreto legislativo (4 marzo 2014, n. 37) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 marzo, che recepisce la direttiva 2011/82/Ue.
Le tipologie di violazioni che rientrano nel campo di applicazione della direttiva sono otto, nella fattispecie: eccesso di velocità, mancato uso della cintura di sicurezza, mancato arresto davanti a un semaforo rosso, guida in stato di ebbrezza, guida sotto l’influsso di sostanze stupefacenti, mancato uso del casco protettivo, utilizzo di una corsia vietata, uso indebito di cellulare o di altri dispositivi di comunicazione durante la guida.
Quale sarà l‘iter della contravvenzione? La polizia dovrà trasmettere alla motorizzazione le richieste di dati relativi a veicoli immatricolati negli altri stati Ue. Contestualmente viene stabilito il libero scambio di informazioni e la libera consultazione dei dati nazionali di immatricolazione dei veicoli tra gli Stati mebri.
BOLLO AUTO EVASO
Un buco da 850 milioni di euro, scarsi controlli (spettano agli enti preposti) e sanzioni esigue per chi paga dopo la scadenza.
I “furbetti del bollo auto” incidono considerevolmente sulle mancate entrate fiscali (quindi su tutti i contribuenti). I conti sono stati fatti da Quattrouote in collaborazione con l’Aci, secondo cui il gettito stimato, per i 34,4 milioni di veicoli iscritti al pubblico registro, è di 6,45 miliardi di euro. Nelle casse delle regioni, però, ne arrivano solamente 5,6. “La differenza, pari al 13%”, scrive la testata di motori, “è costituita da evasione fiscale“.
Viene pertanto sollecitata un’azione più determinata da parte degli enti preposti ai controlli al fine di stanare gli evasori che, indenni, continuano a passare i controlli e che, comunque, non rischiano molto, vista l’esiguità delle sanzioni previste per chi almeno paga dopo la scadenza.
Malgrado le pesanti ripercussioni sui loro bilanci, raramente le Regioni applicano la facoltà di chiedere la cancellazione d’ufficio del veicolo dagli archivi del Pra – e quindi il ritiro di targa e carta di circolazione – come previsto dall’art 96 del Codice della Strada dopo almeno 3 anni di mancato pagamento della tassa automobilistica che, ricordiamo, si basa sul possesso del mezzo, a prescindere dalla sua circolazione.
ASSICURAZIONI AUTO
Una buona notizia dal fronte delle RC Auto: assicurare l’auto costa meno; la media 2013 è stata 589 euro (-4,4%). Secondo i dati rilevati dall’Osservatorio Auto di AIBA (Associazione Italiana Brokers di Assicurazioni) sono calate le tariffe delle compagnie tradizionali (-8,6%) rispetto alle assicurazioni telefoniche e online (-8,1%), mentre rincarano le polizze delle compagnie bancarie (+8,5%), che tuttavia applicano politiche di sconti particolarmente rilevanti per i propri correntisti. Dall’indagine emerge inoltre che un cliente su due fa il preventivo su Internet: risluta infatti acquistato con i confronti degli aggregatori il 50% delle nuove polizze online.