Mes, “opportunità” o “inadeguato”? L’intesa dell’Eurogruppo spacca il Governo

Maggioranza divisa sulla valutazione dell'accordo sul Mes: M5S scettico, Pd e Renzi soddisfatti. Conte punta sul "Recovery Fund"

Le istituzioni europee l’hanno dipinta come una vittoria: l’intesa dell’Eurogruppo sul Mes per le spese sanitarie fino al 2% del Pil senza condizionalità finanzarie, con prestiti a 10 anni a tassi molto convenienti, è stata annunciata da Bruxelles come una grande opportunità per tutti i Paesi dell’Eurozona. Lo stesso Commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni lo ha definito uno strumento “molto utile”, specialmente per Paesi con debito alto (come l’Italia).

In Italia, però, le linee di credito del Fondo salva-Stati, anche se – è stato chiarito – non implicheranno nessun intervento macroeconomico ad hoc e nessuno scenario “stile Grecia”, continuano a dividere. Le opposizioni, ma non è una novità, restano contrarie: per Salvini e Meloni il Mes è e rimane una “trappola per topi”. Ma neppure il Governo riesce a mettersi d’accordo sulla valutazione dello strumento.

Conte punta sul Recovery Fund

Scettico resta il premier Conte, che alla notizia dell’accordo raggiunto, nell’intervento conclusivo a “The State of Union”, fa sapere: “Le tre misure Sure, Bei, Mes sono insufficienti, ammontando ad una frazione di quanto altre grandi economie, come quella Usa, stanno spendendo per sostenere le loro imprese e le loro famiglie. Il prestito effettivo del ‘Recovery Fund’ sui mercati (distinto dalle risorse totali che esso mobilita) deve essere di notevole dimensione, almeno 1 trilione di euro, per portare la dotazione totale della risposta europea in linea con le necessità finanziarie complessive dell’Ue”.

Di Maio e l’M5S scettici

Scettico anche Luigi Di Maio, che alla trasmissione Accordi e Disaccordi ha sottolineato: “Dobbiamo leggere i regolamenti. Si parla di circa 30 miliardi del Mes per l’Italia, ma noi stiamo lavorando su un accordo per il Recovery Fund che vale tra i 1.500 e 2.000 miliardi. Quindi, se ci sarà un poderoso Recovery Fund, non ci sarà bisogno di nessun altro strumento”.

Sulla stessa linea una nota dei Cinque Stelle: “Sebbene debolmente migliorato, resta uno strumento inadeguato per rispondere all’emergenza che stiamo attraversando”, scrivono i pentastellati, “sia per la quantità di risorse che può mettere in campo, sia perché continua a essere insidioso nelle potenziali condizionalità future, sulle quali non sono stati ancora fugati tutti i dubbi”. E ancora: “Annunciare che l’Italia userà il MES è una fuga in avanti che non condividiamo“.

Pd soddisfatto

Dal Pd, invece, si levano voci soddisfatte. In primis quella del segretario Nicola Zingaretti, secondo cui l’accordo sul Mes senza condizionalità è “una grande opportunità per l’Italia”: “37 miliardi di euro per ospedali, assunzione di medici infermieri, personale, investimenti per nuovi farmaci e cure. Costruiamo un grande piano con le Regioni per la rinascita italiana e per migliorare la vita delle persone”, scrive su Facebook. Per Graziano Delrio, le linee di credito si possono usare, visto che “finanziano un quarto della spesa sanitaria” del nostro Paese.

Italia Viva entusiasta

Su questa linea anche il partito di Matteo Renzi, la cui posizione è stata riassunta dalle dichiarazioni del capogruppo di Italia Viva al Senato Davide Faraone: “Chiunque pensi che pur di fare la solita lagna sovranista bisogna rifiutare il Mes come il male assoluto è un irresponsabile nella migliore delle ipotesi , nella peggiore un pazzo. Denuncerò il governo per danno erariale se non dovesse utilizzare i fondi del Mes. Rinunciare per la stolta ideologia a risorse per la sanità è folle”, attacca. Già in passato, Renzi aveva dichiarato che i 36 miliardi  per le spese sanitarie del Mes “li prenderei di corsa, vado a piedi a Bruxelles a prenderli, ma è ovvio”, e aveva preconizzato una “conversione” dei grillini sull’argomento.

Salvini contrario

Chi invece non ha dubbi sull’argomento è il leader della Lega Matteo Salvini: ”Il Mes non è un regalo, sono soldi dati in prestito, da restituire a precise condizioni scelte a Bruxelles e non in Italia”, ha puntualizzato. “La Lega, insieme a tanti economisti italiani, continua a ritenere quella del Mes una strada pericolosa e priva di certezze, mentre l’emissione straordinaria di Buoni del Tesoro ‘Orgoglio Italiano’, garantiti come dovuto dalla Bce, per un importo anche maggiore non avrebbe per l’Italia nessun rischio né condizione”.