Se fino a ieri sera sul tavolo vi erano ancora diversi nodi da sciogliere, la “riunione tecnica” sulla Manovra, convocata a Palazzo Chigi, tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri – alla presenza dei tecnici del Mef che seguono il dossier e dei sottosegretari che per i partiti di maggioranza si occupano di manovra e decreto fiscale – potrebbe aver aiutato a chiarire diversi punti.
Inizialmente si parlava di un vertice di maggioranza in mattinata, poi tradotto in un incontro di carattere più operativo fra Premier e Ministro dell’Economia. Nel pomeriggio il presidente del Consiglio volerà a Tirana. Una riunione di maggioranza è attesa quindi per stasera, prima del Consiglio dei ministri previsto per le 21.
Il tempo corre ed entro la mezzanotte va inviata a Bruxelles la bozza del DPB (Documento Programmatico di Bilancio), anche senza dettaglio minuzioso dei singoli interventi.
“Questa sera, è ormai noto, ci sarà un Consiglio dei ministri che approverà un passaggio importante della complessa manovra a cui stiamo lavorando” ha confermato Conte nel suo intervento al Cnr prima del vertice.
Tra i punti critici della Legge di bilancio decisiva è la questione “Quota 100“. Alcune voci davano infatti il PD contrario al provvedimento voluto dall’ex governo gialloverde, rumors smentiti da Dario Franceschini e dal segretario Nicola Zingaretti, ma non dall’ex premier ed ex segretario dem Matteo Renzi, oggi leader di Italia Viva, che ha successivamente fatto retromarcia sul tema.
Ma il il M5S è insorto ed il suo leader Luigi Di Maio ha confermato: “E’ evidente che l’esecutivo non potrebbe mai sostenere un aumento delle tasse e men che meno un altro colpo ai pensionati con l’abrogazione di Quota 100. Non è neanche immaginabile mettere i pensionati contro i lavoratori, sostenendo che bisognerebbe creare esodati per ridurre il cuneo fiscale. Abbiamo la responsabilità di unire il paese e non di dividerlo. Da questi principi, sono certo che troveremo una quadra con il Pd”.
“È vero che stiamo rivedendo quota 100, ma vogliamo conservarla. Si era ragionato sulle finestre di uscita ma nulla è stato ancora deciso. Quota 100 rimane”, ha chiarito Conte in mattinata.