La banconota da 500 euro ha le ore contate. Come e perché verrà eliminata

Nel consiglio direttivo di oggi 4 maggio la Bce deciderà le modalità in cui l’abolizione verrà eseguita

La scomparsa delle banconote da 500 euro sè dietro l’angolo. Il taglio più grosso delle banconote in euro è stato ripetutamente criticato dai ministri delle Finanze dell’Eurogruppo e nel consiglio direttivo di oggi 4 maggio la Bce deciderà le modalità in cui l’abolizione verrà eseguita. Il presidente della Bce Mario Draghi aveva più volte denunciato l’utilizzo della banconota da 500 euro nelle attività criminali e di riciclaggio. Il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, era stato invece sempre scettico sulla sua abolizione.

IL LEGAME TRA LE BANCONOTE DA 500 E LE ATTIVITA’ ILLECITE – Che i 500 euro siano sinonimo di economia sommersa, è un fatto noto da quando le maxibanconote sono entrate in circolazione. Lo sanno le autorità in Italia, dove la Banca d’Italia e la Guardia di Finanza negli ultimi anni hanno avvertito più volte il Parlamento che i tagli grossi (200 e 500 euro, appunto) sono i preferiti per il riciclaggio considerando la facilità di trasporto e la possibilità di nascondere somme ingenti in poco spazio.
Lo sanno da almeno sei anni anche le autorità in Europa: nel 2011 la stessa Bce ha stimato che il valore delle banconote da grosso taglio sfiorava quasi il 35% del circolante in banconote: un dato eccessivo rispetto all’uso comune, che ha alimentato i sospetti di un uso funzionale alle attività di riciclaggio, terrorismo ed evasione fiscale. L’anno precedente, la polizia inglese arrivò a stimare al 90% il suo uso per scopi criminali, tanto che impose alle banche e agli uffici di cambio nel Regno Unito di non accettare le banconote viola.

C’E’ CHI E’ CONTRARIO ALL’ABOLIZIONE– La Bundesbank, con il governatore tedesco Jens Weidmann, spiega che se ciò accadesse, i cittadini potrebbero perdere fiducia nella moneta unica. La banca centrale tedesca, in pratica, si chiede perché gli europei dovrebbero avere fiducia nelle altre banconote, se il taglio più grosso venisse dichiarato fuori corso per la sua presunta natura criminale.
Inoltre, la Direzione Banconote della BCE smentiva pochi mesi fa che i 500 euro possano essere utilizzati in misura massiccia dagli ambienti criminali, sostenendo che ben l’85% di questi servirebbe come riserva di valore, specie all’estero, mentre solamente il 15% per effettuare transazioni e solo una parte di queste sarebbe di natura illecita.

QUANTO VALGONO I 500 EURO – Le banconote da 500 euro valgono complessivamente 306,8 miliardi, quasi il 30% dell’intera massa monetaria emessa dalla BCE e sono seconde per importanze alle sole banconote da 50 euro, che in tutto valgono in circolazione quasi 400 miliardi. Il loro valore è triplicato sin dal 2002, anno di entrata dell’euro nelle tasche dei cittadini dell’unione monetaria. Sul piano internazionale, il taglio da 500 euro è il secondo di maggiore valore dopo quello di 1.000 franchi svizzeri e questo sarebbe un argomento a favore di quanti ne chiedono l’abolizione.

COME AVVERRA’ IL RITIRO – Per capirlo, basta leggere il comunicato di qualche giorno fa della Banca di Grecia, che ha ordinato agli istituti ellenici di registrare le generalità dei clienti, che portano loro agli sportelli i tagli di colore viola. Chiunque abbia in tasca anche una sola banconota da 500 euro sarà “schedato”, in modo da risalire all’uso che presumibilmente ne abbia fatto.
E dopo avere eliminato le banconote da 500 euro, esiste anche la scusa ufficiale per provvedere all’eliminazione di quelle di taglio inferiore. Se così fosse, sparirebbe dalla circolazione il 70% del contante, per cui le transazioni di un certo peso dovrebbero essere necessariamente regolate con carte di debito, di credito, prepagate o assegni.

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