Facebook entra nel mondo della finanza, lanciando la sua criptovaluta, presentata ufficialmente il 18 giugno. La nuova moneta virtuale del colosso dei social si chiama Libra ed è una valuta globale, prima del lancio conosciuta come GlobalCoin, alla quale partecipano diversi attori economici.
La nuova modalità di pagamento promette di rivoluzionare il sistema bancario mondiale. La criptovaluta sarà utilizzata per trasferire denaro nel mondo virtuale, all’interno delle applicazioni come Messenger, Instagram e WhatsApp, che saranno unificate, ma anche nel mondo reale. Queste, almeno, sarebbero le intenzioni di Mark Zuckerberg, fondatore e presidente di Facebook.
Le transazioni all’interno della piattaforma social sono un’opportunità straordinaria per l’azienda di Menlo Park, perché significa avere a disposizione i dati degli utenti riferiti a quelle stesse operazioni. Si creerà in questo modo un collegamento tra dati personali degli utenti, la loro attività sui social e l’attività bancaria legata all’uso del nuovo sistema di pagamento.
Libra sarà una moneta senza confini (borderless) che permetterà di effettuare pagamenti internazionali senza commissioni. Utilizzerà, infatti, il sistema che elimina tutte le intermediazioni tipico delle criptovalute, come BitCoin. A differenza delle altre criptovalute, tuttavia, Libra sarà una moneta stabile (stablecoin), ancorata a beni fisici, probabilmente a un paniere di monete internazionali, come euro e dollaro, in modo da corrispondere a un valore globale. Questa caratteristica dovrebbe evitare la volatilità e vulnerabilità dei BitCoin.
La nuova moneta targata Facebook entrerà in circolazione nella prima metà del 2020 e si prevede che coinvolgerà circa 2,38 miliardi di persone. Il progetto per la sua realizzazione è stato affidato a David Marcus, ex presidente di PayPal, già capo di Messenger, è sviluppato e sarà gestito dal consorzio Libra, che dà il nome alla moneta. Un progetto a cui Facebook stava lavorando da tempo, visto che già dal 2016 aveva acquistato una licenza bancaria.
Secondo alcune indiscrezioni del Wall Street Journal, diverse società della finanza e del commercio elettronico avrebbero già stretto alleanze con Facebook, per beneficiare delle opportunità della nuova moneta. Zuckerberg avrebbe già preso accordi con colossi come Visa, Mastercard, PayPal e Uber. Secondo il Guardian, avrebbe incontrato anche i vertici di Western Union, nota società specializzata in trasferimenti di denaro in tutto il mondo.
Libra sarà dunque una valuta stabile basta su una blockchain sicura e open source, governata da un’associazione indipendente e garantita da asset reali, grazie alla partecipazione al consorzio di diversi attori del comparto finanziario, tecnologico e delle telecomunicazioni. La nuova criptovaluta potrà essere utilizzata su diverse piattaforme, non solo quelle legate a Facebook, una moneta semplice che permetterà a miliardi di persone di accedere ai servizi bancari, aprendo la strada a un nuovo sistema finanziario globale, efficiente e accessibile a tutti.
Per consentire l’utilizzo della nuova criptovaluta anche nei negozi, come metodo di pagamento nel mondo reale, Facebook sarebbe in trattativa con diverse società come il sito di prenotazioni di viaggi Booking, il sito di e-commerce argentino Mercado Libre e la società specializzata in tech finanziarie Stripe. Tutti attori economici ai quali la nuova criptovaluta offrirà nuovi vantaggi e nuove modalità di marketing.
Sempre secondo le ultime indiscrezioni, le aziende coinvolte nella partnership con Facebook dovrebbero pagare un chip di dieci milioni di dollari, ciascuna per partecipare alla governance della nuova valuta.
“Cedo che le persone debbano potersi scambiare denaro così facilmente come mandano una foto“, aveva dichiarato Mark Zuckerberg lo scorso aprile, annunciando le caratteristiche della sua nuova moneta.