Italiani in vacanza e case a rischio furti: quanto costa difendersi

In Italia cresce il rischio furti in casa, soprattutto durante le vacanze: ecco un'analisi per capire quanto costi difendersi dai ladri

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Partire per le vacanze è un’occasione per riuscire a staccare la spina, riposare e scoprire posti nuovi o magari ritrovare quelli del cuore. Al tempo stesso, però, rappresenta un rischio per le proprie abitazioni.

Il pericolo furti in casa è particolarmente reale d’estate, considerando il fatto che ad agosto le città tendano a svuotarsi. Si tratta del periodo ideale per i topi d’appartamento. A differenza delle vacanze di Natale, ad esempio, si registra un vero e proprio spostamento di massa.

La Cna Installazione Impianti ha provato a fare il punto della situazione su tale devastante fenomeno. Ciò che si evidenzia è una statistica preoccupante, con una casa su tre non predisposta contro il rischio furti.

In Italia le case non sono protette

Una delle più grandi paure degli italiani è quella di ricevere la visita di un topo d’appartamento. Che si tratti di furti in nostra assenza o di vere e proprie rapine operate in presenza dei proprietari, molto spesso le abitazioni non sono adeguatamente attrezzate.

Dinanzi a questo crimine, si preferisce ancora chiudere tutto il possibile e rimuovere i propri preziosi, optando per una cassetta di sicurezza o, peggio ancora, portando il tutto con sé o consegnandolo ad amici. In aggiunta ci si può affidare all’occhio vigile di qualche vicino di casa, come una sorta di vigilante fumettistico.

Tutto ciò allarma, dinanzi ai dati forniti da Eurispes, che sottolinea un netto aumento di furti e rapine tra il 2021 e il 2022. Rispettivamente +17,3% e +14,2%.

Il decalogo della sicurezza in casa

In molte case è presente un allarme, che mira a spaventare i piccoli furfantelli ma poco può contro bande più organizzate. Pur sottolineando come i ladri di professione siano costantemente impegnati ad aggiornarsi, soprattutto se nel mirino hanno bottini ingenti in grandi appartamenti o ville, ecco le regole base da seguire per poter partire con maggior serenità.

La Cna Installazione Impianti suggerisce un vero e proprio decalogo, che parte da quelli che sono i sistemi basici di difesa, ovvero porte blindate e inferriate. Nel caso di una porta blindata di ultima generazione il prezzo può variare da un minimo di 2700 a un massimo di 6mila euro.

Qualora necessarie, anche le inferriate hanno un costo ingente, con una grata fissa in ferro di medie dimensioni che può raggiungere quota 5-600 euro. Il prezzario però varia considerevolmente a seconda della dimensione.

Coperte le basi, passiamo a impianti più sofisticati. È necessario combinare tre strumentazioni. Da una parte un sistema di rilevazione perimetrale, da unire a protezioni volumetriche interne all’abitazione. Tutto ciò può essere affiancato da un sistema di videosorveglianza all’avanguardia, che consenta di controllare in diretta da smartphone quanto avviene nella proprietà, verificando eventuali falsi allarme.

Un sistema di telecamere è inoltre utilissimo anche quando si è all’interno dell’abitazione. Basti pensare allo spioncino digitale, che permette di spaventare piccoli malintenzionati, registrare i loro volti e, volendo, interagire con loro via microfono.

Il costo per una lavorazione di questo genere, telecamere escluse, in un appartamento medio di 70 metri quadrati, è di 2500-3000 euro. In questo caso si parla di fascia medio-alta in termini tecnologici. Un sistema di quattro telecamere filari, con registrazione, si aggira intorno ai 1500-2000 euro. Costo che varia in base alla definizione delle riprese.

Ovvio che installare delle telecamere in totale fai da te online abbia un costo inferiore. Ciò rappresenta di certo un primo passo importante per la difesa della propria casa. Le tariffe riportate, però, fanno riferimento a impianti professionali, installati da ditte specializzate.

Purtroppo in questo ambito si è registrato un aumento del 10%, in media, rispetto allo scorso anno. Non mancano però buone notizie, come la conferma della detrazione fiscale per l’installazione di impianti di sicurezza. Acquistandone uno nuovo o sostituendo quello precedente, si ha diritto a una detrazione fiscale del 50% del costo sostenuto, stando alla Legge di Bilancio 2023.