DEF e Legge di Bilancio: prossime tappe

Gli step del Governo per rispettare le scadenze che porteranno fino alla definizione della nuova manovra 2020

Scongiurare una nuova crisi economica, sterilizzare l’aumento dell’IVA e andare a ridurre la pressione fiscale, il tutto senza gravare sul deficit già alle stelle: questo il percorso che si trova davanti il neonato governo M5s-Pd in vista della legge di Bilancio per il 2020, che il ministro dell’Economia Gualtieri vorrebbe non restrittiva.

La road map
Il primo appuntamento è quello della nota di aggiornamento del DEF, da presentare entro il 27 settembre. A seguire, entro il 15 ottobre, il progetto di documento programmatico di bilancio (Dpb) dovrà essere sottoposto all’attenzione della Commissione UE.

Quindi, entro il 20 ottobre, il governo dovrà presentare alle Camere il disegno di Legge di Bilancio. Da qui prenderà il via il vero e proprio iter parlamentare che porterà alla versione definitiva della manovra 2020 entro il 31 dicembre.

Le coperture
Il Governo avrà bisogno di almeno 26-27 miliardi di euro, considerando che la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia IVA che da sola ha un costo di 23,1 miliardi per il 2019. Imperativo definire misure volte a porre il debito pubblico dell’Italia su una traiettoria discendente, anche se viene ridimensionato il ruolo delle privatizzazioni: “Non penso che le privatizzazioni siano uno strumento per fare cassa e cui attingere risorse per far quadrare i conti – ha detto in proposito Gualtieri -, partiamo da quanto ereditato dal Governo precedente, con l’obiettivo principale di bloccare l’aumento di 23 miliardi dell’IVA che avrebbe un impatto negativo su crescita e investimenti. Intendiamo poi avviare la riduzione della pressione fiscale per i redditi medi e bassi e per le aziende che innovano”.

Quota 100 e Reddito di cittadinanza
Un’altra importante sfida per l’attuale Governo è la riduzione della pressione fiscale, ma senza Flat tax. Quota 100 per ora resta, trattandosi di una misura che ha durata triennale. Resterà quasi certamente anche il Reddito di cittadinanza, che però potrebbe essere leggermente rivisto, mentre viene esclusa una patrimoniale.