Tutto quello che devi sapere sull’accollo del mutuo

L'accollo del mutuo permette di vendere la casa per cui si sta ancora pagando, trasferendo il mutuo al nuovo acquirente

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

In cosa consiste l’accollo del mutuo? Come funziona questo particolare strumento e quando è possibile farne richiesta? Volendo sintetizzare al massimo l”accollo del mutuo è una procedura attraverso la quale un nuovo intestatario subentra in un mutuo che è già in corso. Questo significa, in altre parole, che l’acquirente o accollante si prende la responsabilità di rimborsare la banca che ha erogato il finanziamento delle rate che rimangono per estinguere il debito.

Attraverso questo strumento il subentrante adempie a tutte le condizioni previste dal contratto che è stato stipulato dal suo predecessore, ossia l’accollato.

L’accollo del mutuo – o più correttamente il contratto che ne determina l’avvio – acquista piena e totale validità dal momento in cui viene effettuato il rogito. Questa è una situazione che si viene a generare ogni qualvolta si effettua una compravendita di un immobile. Nella maggior parte dei casi l’accollante deve pagare una parte del prezzo pattuito al venditore per l’acquisto dell’immobile e poi provvede ad estinguere il mutuo direttamente con la banca.

Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo come funziona l’accollo del mutuo.

Accollo del mutuo: cos’è

Magari è capitato di vedere un annuncio, in cui il venditore offra una casa ancora oggetto di mutuo bancario e proponga all’aspirante compratore di accollarsi il mutuo, ossia prenderne il posto nel contratto già stipulato con l’istituto di credito originario. Il perché si voglia vendere è stato già detto, può essere l’aggravarsi delle condizioni economiche come anche una necessità di trasferirsi improvvisa – in ogni caso, l’accollo del mutuo è previsto dalla legge (art. 1273 del Codice Civile) e segue delle metodologie precise. Quando si parla di accollo del mutuo, è bene specificarne i tre soggetti:

  • accollato, ossia colui che ha al momento il mutuo e intende cederlo insieme all’abitazione al prospettivo compratore;
  • accollante, ossia colui che vuole prendersi l’abitazione e il muto ad essa collegato;
  • accollatario, ossia l’istituto di credito che aveva concesso il mutuo all’accollato.

Ed è altrettanto bene specificarne le due tipologie:

  • accollo liberatorio, in cui l’accollato si libera interamente dei suoi obblighi e li cede all’accollante;
  • accollo non liberatorio (o cumulativo), in cui l’accollato non si libera completamente degli obblighi nei confronti dell’accollante; va sottolineato che qualora l’accollante non riesca ad adempiere ai suoi nuovi obblighi, sarà l’accollato originario a subentrargli (come ad esempio nei prestiti in cui il contraente non rispetta i suoi obblighi).

Accollo del mutuo: come e perché

Spiegato cos’è l’accollo del mutuo, rimane da spiegare il perché farlo. Le risposte sono due: questo strumento permette di risparmiare sui costi dell’iter procedurale, siccome l’accollo non apre una nuova linea di credito per l’accollante, e consente di evitare all’ente erogante problemi di sorta (come ad esempio un accollante insolvente; in quel caso è l’accollato ad occuparsene).

Se queste motivazioni sono sufficienti per spingerci all’accollo del mutuo, ci sono alcune cose che è bene fare prima di procedere all’operazione – anzitutto esaminare con attenzione quante rate sono state già pagate e quante ne rimangono da pagare, poi le caratteristiche del mutuo stesso ed eventuali commissioni, e infine entrate in contatto col venditore e la banca per accordarsi sulla questione.