Cosa cambia tra la bolletta luce e quella del gas?

Quali sono le differenze principali tra la bolletta della luce e quella del gas e qualche consiglio utile per risparmiare. 

Attivare una nuova promozione luce e gas nel mercato libero dell’energia e del gas naturale è davvero semplicissimo: basteranno pochi passaggi e poca burocrazia per trovare in modo gratuito un fornitore che permetta di risparmiare in bolletta.

Per farlo, oltre a consigliare un’analisi di tipo comparativo, sarebbe molto utile conoscere quali sono le voci che compongono la bolletta della luce e quella del gas, in modo tale da riuscire a capire come abbattere i costi.

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Bolletta della luce: com’è fatta

La bolletta della luce è identica a prescindere dal fornitore con il quale si sceglierà di attivare una determinata offerta luce e/o gas. In questo modo, una volta che si impara a leggerla non si avranno problemi di interpretazione dei costi in tutti i casi in cui si vorrà cambiare fornitore.

Le voci presenti sulla bolletta della luce sono le seguenti:

  • la spesa per la materia prima energia, nella quale sono compresi il prezzo di acquisto dell’energia, le perdite di rete, il dispacciamento;
  • la spesa per il trasporto e la gestione del contatore, la quale comprende i costi per la distribuzione dell’energia elettrica;
  • il costo degli oneri generali di sistema, che serve a coprire attività di interesse generale per l’erogazione dell’elettricità a livello nazionale;
  • le imposte, all’interno delle quali troviamo le accise e l’IVA.

La questione accise è molto interessante in quanto le accise rappresentano un’imposta indiretta che viene applicata dal Governo nel momento in cui si verificano situazioni emergenziali, quindi si ha il bisogno immediato di soldi. Così come sulla bolletta della luce, sono presente anche in altre tipologie di beni e servizi gestiti dallo Stato, come per esempio la benzina o le sigarette.

Un’altra voce presente sulla bolletta della luce è quella relativa al canone Rai, ovvero l’imposta che si deve pagare per il semplice fatto di essere in possesso di un televisore in casa (si paga una sola volta anche se si hanno più televisore nello stesso nucleo familiare).

Il suo importo è fisso, ovvero pari a 90 euro all’anno, suddivisi in rate da 9 euro (o da 18 euro ogni due mesi qualora si ricevesse la bolletta bimestrale) nel periodo compreso tra gennaio e ottobre.

Nella pratica, la bolletta della luce è formata da alcune voci di spesa fisse e da altre variabili: il costo della materia prima energia è la voce sulla quale, gli operatori del mercato libero, si contendono nuovi potenziali clienti.

Nel momento in cui si valuta l’attivazione di una nuova offerta sulla componente energia, si consiglia pertanto di verificare quale sia il prezzo di vendita delle offerte sulla componente luce, in modo tale da individuare quello più basso.

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Bolletta gas: come si legge

Anche nel caso della bolletta del gas ci saranno alcune voci fisse e altre variabili: imparare a leggerla e interpretarla serve a capire su cosa puntare gli occhi nel momento in cui si effettua un’analisi comparativa tra le offerte del mercato libero.

Sulla bolletta del gas, troviamo le voci:

  1. di spesa sulla materia prima gas, che comprende il costo per il consumo di gas, ma pure quello di acquisto e di commercializzazione da parte del fornitore;
  2. la spesa per il trasporto e la gestione del contatore, ovvero per il trasporto, lo stoccaggio e la distribuzione del gas;
  3. gli oneri generali di sistema sulla componente gas;
  4. le imposte sul gas, che comprendono IVA (ridotta dagli ultimi interventi del Governo nel 2022) e le accise.

Anche nel caso del gas, la lettura del costo della materia prima gas risulta indispensabile per riuscire a trovare la promozione più economica tra quelle disponibili nel mercato libero dell’energia e del gas naturale.

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Sia sulla bolletta della luce sia su quella del gas, potrebbero poi comparire altre voci, quali quella relativa ai bonus sociali luce e gas, i quali vengono applicati sotto forma di sconto diretto in bolletta, oppure la dicitura altre partite.

Questa voce di costo potrebbe contenere al suo interno:

  • accrediti o addebiti derivanti da un conguaglio;
  • interessi di mora nell’ipotesi in cui una bolletta sia stata pagata in ritardo;
  • ricalcoli derivanti da un errore;
  • contributi di allacciamento;
  • il rimborso del canone Rai, pagato per errore anche se si rientrava tra i casi di esonero previsti dalla legge;
  • la restituzione o l’addebito del deposito cauzionale.

L’analisi della situazione attuale e l’assenza di rincari sui costi delle offerte del mercato tutelato non è sinonimo di stabilità dei prezzi: in previsione di scenari futuri in cui il costo di luce e gas tornerà nuovamente ad aumentare, potrebbe essere un buon momento quello di passare al mercato libero, puntando su una promozione a prezzo fisso.