Nel solco di quanto tracciato a Roma nel mese scorso, Italia e Cina riprendono il dialogo sulla via della Seta.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è arrivato a Pechino per partecipare al secondo Forum sulla via della Seta, al quale sono presenti 37 tra capi di Stato e di governo, oltre a funzionari di un centinaio di Paesi. Il premier è l’unico leader del G7 presente al Forum. Del resto, il nostro Paese è il primo del G7 ad aver firmato il memorandum per partecipare al maxi progetto infrastrutturale lanciato dalla Cina.
Per il premier, il Forum sarà l’occasione per ribadire, come già evidenziato a Roma in occasione della visita del presidente Xi Jinping, che l’Italia ha interesse a collaborare con la Cina. In agenda nelle giornate cinesi il presidente del consiglio italiano terrà incontri bilaterali, sia con Xi Jinping che con il primo ministro Li Keqiang. Non ci saranno, invece, nuovi accordi commerciali, dopo la prima, criticatissima intesa raggiunta alla fine di marzo. Previsto anche un incontro con una rappresentanza della comunità italiana in Cina presso l’Ambasciata d’Italia a Pechino.
“Appena arrivato a Pechino dove in questi giorni si svolge il secondo Belt And Road Forum. La mia visita in Cina sarà anche l’occasione per riprendere il fruttuoso dialogo avviato a Roma con il Presidente Xi Jinping sui numerosi temi di comune interesse”. Lo scrive su twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, pubblicando alcune foto del suo arrivo nella capitale cinese.
Ricordiamo che in marzo la visita in Italia del presidente cinese Xi Jinping ha prodotto una serie di accordi per rafforzare la cooperazione bilaterale, commerciale e culturale tra i due Paesi. Un totale di 19 accordi istituzionali e 10 commerciali cominciando dai porti al commercio elettronico fino alla carne suina, per un valore di circa 2,5 miliardi di euro.
Lo stesso presidente cinese Xi Jinping aprendo i lavori del forum di Pechino ha promesso standard finanziari “di alta qualità” per la nuova Via della Seta, l’ambizioso piano infrastrutturale di connessione tra Asia, Africa ed Europa. Ha promesso inoltre “sostenibilità commerciale e fiscale dei progetti perché possano centrare i target”: aprendo i lavori del secondo Forum della “Belt and Road Initiative”, Xi, senza menzionare i dubbi espressi dall’esterno sulla “trappola del debito”, ha detto inoltre di volere “una cooperazione aperta, verde e trasparente” rafforzata dalla “tolleranza zero alla corruzione”.