Concessioni, c’è la stretta: via libera a tutte le grandi opere

Dalla Gronda di Genova al Terzo Valico, dalla Tav al Passante di Bologna, arriva l'ok a tutte le opere bloccate dalla gestione 5 Stelle

Col nuovo Governo tornano le grandi opere, con il sostanziale via libera a quelle bloccate sulla scrivania dei 5Stelle, dalla Gronda di Genova, che vale 4,1 miliardi, al Terzo Valico (6,2 miliardi), al Passante di Bologna (600 milioni), fino alla Tav.

Così come arriva l’impegno a rivedere le concessioni autostradali, negoziando con Autostrade per l’Italia e gli altri operatori. Nessuna revoca, ma un tavolo negoziale su cui affrontare il tema delle tariffe. Come riporta Il Messaggero, Conte non ha mai parlato di revoca.
Di certo invece ci sarà la stretta sulle concessioni con “una progressiva ma inesorabile revisione di tutto il sistema”, ha spiegato il premier. Resta valida quindi la linea del neo ministro dei Trasporti Paola De Micheli: “Nel programma di governo c’è scritta una parola precisa e molto diversa – ha detto – ed è revisione”.

Tra i suoi progetti, insieme al presidente Conte, c’è il tentativo di sfruttare al meglio anche il momento magico con l’Europa, negoziando sul fronte della Torino-Lione nuovi finanziamenti. Bruxelles, prima della traumatica crisi di governo, aveva già fatto intendere di essere disponibile a trattare pur di vedere completata un’opera considerata strategica. La Ue potrebbe aumentare la sua partecipazione al finanziamento della linea ad alta velocità fino al 55% dei costi per la realizzazione del tunnel di base e la transfrontaliera. Si tratta di un risparmio di circa 1,3 miliardi rispetto ai 3,2 preventivati dal governo italiano per tutta l’opera.

La De Micheli dovrà poi completare la legge Sblocca Cantieri a cui mancano circa 20 decreti attuativi per decollare definitivamente. Dall’Ance ad Assoedilizia, alle organizzazioni sindacali, tutti si aspettano un rilancio immediato dopo anni di dura crisi.