Ogni volta che per un qualsiasi motivo, si cambia la propria dimora abituale, trasferendosi in un altro comune, occorre chiedere il cambio di residenza.
Il trasferimento può essere chiesto solo da un soggetto maggiorenne e nel caso in cui riguardi un intero nucleo familiare, basta che a richiederlo sia un solo componente maggiorenne della famiglia.
Il cambio di residenza va fatto presso l’Ufficio anagrafe del comune in cui si chiede la nuova residenza.
Va chiesto entro 20 giorni dal trasferimento presso la nuova abitazione, attraverso la richiesta di accertamento della variazione di residenza. La domanda può essere presentata a mano presso l’Ufficio Anagrafe del comune, oppure può essere spedita per Fax, raccomandata a/r o Pec.
Alla domanda per il cambio di residenza vanno allegati la fotocopia della carta d’identità, della patente di guida e del contratto di locazione o di comodato dell’abitazione in cui si vive. Se la casa è di proprietà occorrerà il documento che ne attesti la proprietà. Se nell’abitazione in cui si va a vivere, risiede già un’altra persona, occorre una sua dichiarazione in tal senso.
Presentata la domanda per il cambio di residenza, entro 30 giorni si riceverà una visita da parte dei Vigili urbani che hanno l’onere di accertare la corrispondenza della realtà con quanto dichiarato all’Ufficiale d’anagrafe. Concluso tale sopralluogo, il cambio di residenza può considerarsi effettivo e produrre i suoi effetti legali.
Il cambio di residenza non verrà annotato sulla carta d’identità.
A differenza di quanto accade per la richiesta di altri documenti, come la carta d’identità, il certificato di nascita, stato di famiglia, certificato di matrimonio, in cui si richiede il pagamento dei diritti di segreteria o la marca da bollo, per il cambio di residenza non si paga nulla. L’unico costo che dovrà essere sostenuto è quello per fare le fotocopie dei documenti da allegare e le eventuali spese postali.
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