Cos’è la cartolarizzazione dei crediti e del mutuo

Cos'è la cartolarizzazione dei crediti e del mutuo? Scopri in questo articolo di cosa si tratta

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Pasquale Gangemi

Consulente e agente immobiliare

Specialista d'intermediazione e consulenza rivolta alla compravendita, locazione e valutazione di immobili ad uso residenziale e commerciale. Ha sviluppato esperienza nella scrittura per il web per la definizione dell'andamento del mercato.

La cartolarizzazione è un processo finanziario che ha come scopo quello di convertire un’attività finanziaria invisibile o illiquida, in un’attività divisibile e cedibile in modo immediato sul mercato. Si tratta di un processo molto particolare e articolato, che richiede una spiegazione molto dettagliata al fine di comprenderlo al meglio.

In questa sede, ci occuperemo principalmente di esplicare il significato della cartolarizzazione del mutuo, che è proprio una tipologia di cartolarizzazione eseguita dagli istituti di credito.

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Che cos’è la cartolarizzazione mutuo

La cartolarizzazione è una specifica tecnica impiegata dalle banche in ambito finanziario che consiste nella vendita dei crediti da una banca a una società chiamata “società veicolo”. Nonostante avvenga un vero e proprio cambio del beneficiario del credito, le condizioni contrattuali inerenti i mutui stipulati con il mutuatario, non cambiano, restando del tutto invariate.

Questa tecnica viene applicata sia nel settore pubblico che in quello privato, in quanto permette nonostante le difficoltà macroeconomiche, di concedere dei prestiti in modo assai più facile. La cartolarizzazione del mutuo ha come fine ultimo quello di tramutare un determinato credito in titoli.

A livello contrattuale per il mutuatario non cambia niente, poiché come abbiamo già enunciato, i termini e le condizioni previste dal contratto di mutuo non vengono in nessun caso modificate. E, in caso di avvenuta cartolarizzazione, il mutuatario viene avvisato mediante forma scritta, in seguito all’invio di una lettera per posta. Di conseguenza, il mutuatario continuerà a pagare le rate del suo mutuo alla banca, che poi verranno trasferite alla società veicolo.

A chi vengono venduti i crediti cartolarizzati del mutuo

I crediti cartolarizzati possono essere venduti a enti privati o pubblici, tipicamente chiamati “società veicolo”, in inglese special purpose vehicle (SPV), che svolgono come attività proprio quella di acquistare i crediti maturati dalle banche.

L’istituto di credito sfrutta questo procedimento così da acquisire liquidità, che corrisponde proprio al valore dei mutui che ha emesso.

La società veicolo ha l’onere di emettere dei titoli obbligazionari per la somma trasferita, che prendono il nome proprio di crediti in carta, da cui deriva il termine “cartolarizzazione”. Le società veicolo guadagnano da questa procedura, rimettendo in seguito sul mercato i titoli acquistati.

Le fasi del processo di cartolarizzazione mutuo

Le attività rientranti nel campo di applicazione della cartolarizzazione possono essere le più disparate, in particolare vogliamo citare i mutui e tutti i crediti correlati alle carte di credito.

Queste possono riguardare anche dei singoli finanziamenti concessi agli imprenditori, agli studenti universitari oppure a un portafoglio di microprestiti idonei per gli acquisti delle auto.

Ad ogni modo, possiamo sintetizzare il processo di cartolarizzazione mutui, enunciando le quattro fasi che lo compongono:

  • l’individuazione di un pacchetto di crediti utili a produrre liquidità;
  • cessione del pacchetto creditizio;
  • emissione dei titoli con riferimento i crediti oggetto della cessione da parte della società veicolo;
  • collocamento dei titoli sul mercato.

Nel nostro Paese, la cartolarizzazione è impiegata principalmente dagli Enti pubblici e dalle banche in seguito a crediti in sofferenza, così da assicurare alle piccole e medie imprese (PMI) di accedere al mercato di capitali in condizioni economiche vantaggiose.

Che cos’è la cartolarizzazione sintetica del mutuo

Oltre alla classica cartolarizzazione, che ha come oggetto il trasferimento della proprietà dei mutui alla società veicolo, è possibile definire anche la cartolarizzazione sintetica, in cui a differenza della prima i prestiti rimangono registrati nel bilancio della banca, ma il loro rischio di credito viene trasferito nel mercato dei capitale mediante l’emissione di ABS sintetici.

La cartolarizzazione sintetica ha come obiettivo quello di modificare l’esposizione al rischio di credito di alcuni prestiti nel proprio bilancio.

La scelta tra le due tipologie di cartolarizzazione varia in base alle esigenze della banca: se questa ha bisogno di liquidità allora deve incorrere nella cartolarizzazione tradizionale, al contrario di quella sintetica che non prevede un trasferimento di capitale a copertura del rischio di insolvenza del debitore.

Quali sono i limiti alla cartolarizzazione dei mutui

In passato, soprattutto in seguito a periodi di grande crisi, hanno portato a una cessione ingente dei crediti da parte delle banche, al fine di implementare la propria liquidità. Al fine di poter controllare al meglio il fenomeno della cartolarizzazione, è entrata in vigore la Direttiva comunitaria 2014/59/UE che ha apportato una serie di norme utili per disciplinare al meglio questo processo.

 

In collaborazione con Libero Pay