Assegno: come si compila e quali campi sono obbligatori

Come deve essere compilato correttamente un assegno bancario. E soprattutto quali sono i campi che devono essere utilizzati. Scopriamolo insieme

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

L’assegno bancario è uno strumento che le banche mettono a disposizione dei titolari di conto corrente e permette loro di disporre di liquidità immediata in mancanza di contanti, bancomat o carta di credito.

Ormai diventato uno strumento sorpassato, l’assegno, fino a non tanto tempo fa, risultava essere uno dei metodi di pagamento più utilizzati dopo le carte di credito. Ancora oggi, comunque vada, può essere usato in sostituzione del pagamento in contanti. È possibile usarlo, però, solo se si è titolari di un conto corrente presso una banca e dopo aver ricevuto da quest’ultima il libretto per gli assegni.

Come si compila un assegno bancario

Compilare un assegno può sembrare una cosa molto semplice, ma è fondamentale prestare massima attenzione alla sua compilazione al fine di evitare problemi alla riscossione dell’importo. I campi da compilare obbligatoriamente sono:

  • nella prima riga di fianco alla data è necessario specificare il luogo dove ci si trova quando l’assegno viene emesso. Se il luogo coincide con la località nella quale si trova anche la banca di emissione si dice che l’assegno è emesso “su piazza”, mentre se le due località non coincidono, l’assegno è detto “fuori piazza”;
  • subito dopo aver indicato il luogo, va scritta la data di emissione. La data è un requisito fondamentale affinché l’assegno possa essere incassato entro un certo numero di giorni, dalla sua emissione;
  • l’importo in cifre, per essere valido ed evitare contestazioni, l’importo dell’assegno va indicato due volte e dev’essere comprensivo di due decimali anche nel caso in cui siano pari a zero. L’importo in cifre va specificato alla fine della prima riga;
  • l’importo in lettere, con questa voce, presente nella seconda riga dell’assegno, si intende che l’importo va scritto per esteso e va apposta una barra tra il numero intero e i decimali;
  • il beneficiario, ovvero il soggetto a favore del quale viene emesso l’assegno. Il nome si scrive nella terza riga e una volta fatto, costui è l’unico che può incassare l’assegno;
  • la sottoscrizione dell’emittente, è la firma autografa di chi emette l’assegno e deve coincidere con quella della banca. La nostra firma si appone nell’ultima riga a destra dell’assegno;
  • causale, è un campo che non è obbligatorio da compilare ma può essere un’informazione utile al correntista per ricordarsi il motivo dell’emissione dell’assegno.

Validità temporale dell’assegno

L’emissione di un assegno è vincolata a dei limiti temporali. Dal momento in cui si compila l’assegno e si appone data e firma, devono passare massimo otto giorni di tempo per il suo versamento o il cambio, se il beneficiario ne richiede la riscossione nello stesso comune della filiale della banca di chi lo ha emesso. Se invece, il beneficiario risiede in un comune differente da quello dove ha sede la filiale della banca di riferimento abbiamo un tempo limite di quindici giorni.

Assegno bancario trasferibile

L’assegno bancario si definisce “trasferibile” quando può essere ceduto a terzi dal beneficiario e che lo potrà riscuotere, soltanto apponendo la sua firma sul retro dell’assegno dove vi è la scritta “Girata“. L’assegno “non trasferibile” invece, deve essere riscosso esclusivamente dal beneficiario a cui l’assegno è intestato.

Cos’è l’assegno sbarrato?

Quando l’assegno presenta due linee nella parte anteriore prende il nome di assegno sbarrato. Tale tipologia di assegno può essere “generale”, quando ci sono soltanto le due sbarre o vi è la scritta “banchiere” e indica che le uniche persone preposte ad incassare l’assegno sono una qualsiasi banca o un suo cliente, mentre si definisce “speciale” quando tra le sbarre è indicato il nome di una banca specifica e significa che a poter incassare l’assegno saranno soltanto la banca indicata o un suo cliente.

Assegno circolare come alternativa sicura

Se avete paura di commettere qualche errore nella compilazione dell’assegno bancario, potete pensare all’emissione di un assegno circolare. L’assegno circolare è un titolo di credito sicuro in quanto emesso direttamente dall’istituto di credito su richiesta del titolare del conto corrente che verifica la copertura al momento, prima di compilare l’assegno. Per richiederlo basta recarsi alla propria banca. Normalmente l’istituto di credito invia una copia al beneficiario in modo tale che quest’ultimo possa verificare l’avvenuto pagamento, ma in ogni caso si ha comunque la garanzia della banca che ha svolto il controllo di solvibilità.