Sarà attivo dalle ore 10.00 di lunedì 28 gennaio 2019 il servizio telematico dedicato alle richieste di bonus asilo nido per l’anno 2019, che è passato da 1.000 a 1.500 euro annui per effetto della legge di Bilancio 2019. L’aumento, in particolare, sarà corrisposto per il triennio 2019-2021. Mentre dal 1° gennaio 2022, l’importo sarà rideterminato in misura comunque non inferiore a 1.000 euro.
Le domande potranno essere presentate appunto dal 28 gennaio alle ore 10: è quanto ricorda l’Inps via Twitter, aggiungendo che “il rimborso mensile per il bonus nido 2019 sarà di 136,37 euro per ogni rata mensile effettivamente pagata e fino a un massimo di 1.500 euro”. L’importo è riparametrato su 11 mensilità da corrispondere, in base alla domanda del genitore richiedente, per far fronte al pagamento della retta relativa alla frequenza di asili nido pubblici o asili nido privati autorizzati.
COS’È – Il bonus asilo nido si compone di due interventi a sostegno della genitorialità:
- l’introduzione, a partire dal 2017, di un buono per l’iscrizione in asili nido pubblici o privati, di 1.000 annui (1.500 euro dal 2019) per i nuovi nati dal 2016;
- l’introduzione, a partire dal 2017, di un buono di 1.000 euro annui (1.500 euro dal 2019) per i nuovi nati dal 2016, per l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitaziione.
CHI PUO’ RICHIEDERLO – La domanda di bonus nido può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato a decorrere dal 1° gennaio 2016, che sia in possesso dei seguenti requisiti:
- cittadinanza italiana, oppure di uno Stato membro dell’Unione Europea oppure, in caso di cittadino di Stato extracomunitario, permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo di cui all’art. 9 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 e successive modificazioni;
- residenza in Italia;
- carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea (art. 10, decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30);
- carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza dell’Unione europea (art. 17, d.lgs. 30/2007);
- status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria.
Tutti i requisiti – ricorda ancora l’Inps sul proprio sito – devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda, che può essere inoltrata fino alle 23:59 del 31 dicembre 2019, presentandola online attraverso il servizio dedicato. In alternativa, si può fare tramite il Contact Center al numero 803.164 (gratuito da rete fissa) oppure allo 06.164.164 (da rete mobile) e con gli enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.