Bonus Internet esteso alle partite Iva: chi ha diritto ai 2.500 euro

Il bonus Internet veloce che prevede contributi da 300 a 2.500 euro, viene ora esteso anche ai professioni titolari di partita Iva. Come fare domanda

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

Giornalista pubblicista, ha maturato una solida esperienza nella produzione di news e approfondimenti relativi al mondo dell’economia e del lavoro e all’attualità, con un occhio vigile su innovazione e sostenibilità.

Bonus Internet veloce esteso anche alle partite Iva. Il Piano voucher del ministero dello Sviluppo Economico, che punta alla digitalizzazione delle imprese e che dal 1° marzo concede agevolazione alle realtà economiche che intraprendono un percorso di transizioni digitale, viene ora esteso anche ai professioni titolari di partita Iva.

Bonus Internet, contributi da 300 a 2.500 euro

Ricordiamo che il bonus Internet 2022 prevede contributi che vanno da un minimo di 300 euro ad un massimo di 2500 euro per le spese effettuate per servizi di connettività a banda ultralarga da 30 Mbit/s ad oltre 1 Gbit/s, di durata pari a 18 o 24 mesi.

Per la misura sono stati stanziati fondi da circa 609 milioni di euro, di cui al momento ne sarebbe disponibile ancora l’80%. L’erogazione del voucher e l’attivazione dei servizi a banda ultralarga avrà durata fino a esaurimento delle risorse stanziate e, comunque, fino al 15 dicembre 2022, anche se potrebbe essere soggetta a proroghe se la Commissione europea metterà a disposizione nuove risorse.

A ogni beneficiario può essere erogato un solo contributo e in caso di portabilità è prevista la possibilità di trasferire l’importo residuo della somma ricevuta. Il bonus non sarà invece riconosciuto in caso di cambio operatore fra servizi aventi prestazioni analoghe o in caso di semplice passaggio di intestazione del contratto nella stessa sede (qui abbiamo parlato dei nuovi aiuti dedicati alle imprese).

Bonus Internet esteso alle partite Iva

Dopo la prima fase coi voucher per pc e abbonamenti dedicati alle famiglie, si è passati alla seconda fase del piano destinato a micro, piccole e medie imprese

Ora la platea è stata estesa anche ai titolari di partite Iva con una modifica pubblicata in Gazzetta Ufficiale, con un decreto ministeriale, lo scorso 27 aprile e attiva dal 19 maggio: “Modifica del decreto 23 dicembre 2021, concernente il Piano voucher fase due, per interventi di sostegno alla domanda di connettività delle micro, piccole e medie imprese”.

L’art.1 del decreto stabilisce che potranno usufruire dell’agevolazione anche le persone fisiche titolari di partita Iva “che esercitano, in proprio o in forma associata, una professione intellettuale, ai senti dell’art. 2229 del Codice Civile, ovvero una delle professioni non organizzate di cui alla legge 14 gennaio 2013, n°4”.

Bonus Internet, le risorse

Il piano voucher per le imprese e i professionisti dispone ancora di risorse pari a circa 545 milioni di euro. Come riporta il comunicato di Infratel, con lo stesso decreto è stata deliberata una riallocazione dei fondi. Ai voucher di tipologia C sono stati destinati un totale di 147.377.396 euro, in considerazione del fatto che le risorse per tali tipi di voucher, con caratteristiche più performanti, risultavano già esaurite in diverse regioni.

Al finanziamento dei voucher di fascia A viene così destinato il 25% delle risorse stanziate, distribuito per il 20% a favore dei Voucher A1 e per il 5% a favore dei Voucher A2. Al finanziamento dei Voucher C viene destinato il 25% delle risorse stanziate.

Bonus Internet per le partite Iva, come fare domanda

Così come per le imprese, anche per le partite Iva la domanda andrà presentata agli operatori di telecomunicazioni, che dovranno registrarsi al portale riservato al voucher, attivato appositamente da Infratel Italia.

Gli operatori che si erano accreditati per la prima fase del Piano Voucher, destinata alle famiglie, sono automaticamente accreditati anche per questa seconda fase dedicata alle imprese e ai professionisti.

Per fare domanda e ottenere il Bonus internet veloce non c’è un limite Isee o di reddito a cui attenersi.