Bonus idrico, via alle domande: a quanto ammonta e come si richiede

Dal 17 febbraio è possibile richiedere il nuovo bonus idrico da 1.000 euro per sostituire i rubinetti e i sanitari con modelli di nuova generazione per risparmiare acqua

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

A partire dalle ore 12 del 17 febbraio 2022 è possibile richiedere sull’apposita piattaforma online il bonus idrico. Si tratta di un rimborso per le spese sostenute per gli interventi domestici che favoriscono il risparmio di acqua, sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 e debitamente documentate.

Bonus idrico da 1.000 euro, via alle domande: chi sono i beneficiari

Il bonus ammonta a un massimo di 1.000 euro per ciascun beneficiario e può essere richiesto una sola volta per un solo immobile. Possono beneficiare del bonus tutti i maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, oltre che di diritti personali di godimento registrati alla data di presentazione dell’istanza.

I lavori possono essere eseguiti su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari, e in caso di cointestazione o diritti personali di godimento è necessario presentare la dichiarazione di avvenuta comunicazione al comproprietario o al proprietario della casa.

Bonus idrico, via alle domande: per quali spese si può richiedere

Il bonus idrico da 1.000 euro è ottenibile per le seguenti spese.

  • Fornitura e installazione di vasi sanitari in ceramica, con scarico uguale o inferiore a 6 litri, e relativi sistemi di scarico.
  • Fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, e dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore ai 6 litri al minuto.
  • Soffioni e colonne doccia con portata di acqua uguale o inferiore ai 9 litri al minuto.
  • Opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio dei vecchi sanitari.

Bonus idrico, via alle domande: quali documenti e dati servono

Per ottenere il bonus idrico, i beneficiari devono registrarsi sull’applicazione web BonusIdricoMite accessibile dal sito del Ministero della Transizione Ecologica attraverso lo Spid o la Carta d’identità elettronica. È necessario compilare i seguenti campi.

  • Nome, cognome e codice fiscale del beneficiario.
  • Importo della spesa sostenuta per cui si richiede il rimborso, con quantità dei beni acquistati e specifiche dei lavori effettuati.
  • Specifiche tecniche per ogni bene sostituiti da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua e della portata massima di acqua in litri al minuto.
  • Identificativo catastale dell’immobile con Comune, Sezione, Sezione Urbana, Foglio, Particella e Subalterno.
  • Dichiarazione di non aver fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, la posa in opera e l’installazione degli stessi beni.
  • Coordinate del conto corrente bancario o postale su cui accreditare il rimborso.
    indicazione del titolo giuridico (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario) ed eventuale attestazione del richiedente in caso non sia proprietario dell’immobile.
  • Copia della fattura elettronica e del documento commerciale che attesti le spese, con il codice fiscale del soggetto richiedente.

Bonus idrico, via alle domande: perché possono essere rifiutate

La domanda di rimborso viene rigettata nei seguenti casi.

  • La richiesta è errata, incompleta o senza allegati.
  • Emergono irregolarità rispetto a quanto dichiarato.
  • Sono esaurite le risorse stanziate.