
Un emendamento al decreto Sostegni bis ha introdotto un’importante novità per allargare la platea dei beneficiari del bonus affitto.
La novità è contenuta del testo di conversione in legge del decreto, il cui voto è atteso per oggi e il cui iter deve concludersi entro il 24 luglio.
Il credito di imposta a cui si ha diritto per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo pagati da gennaio a maggio, diventa accessibile anche per le attività di commercio al dettaglio con ricavi oltre il limite dei 15 milioni di euro.
Bonus affitto, cos’è
Il bonus affitto, nato col dl Rilancio e riproposto nei successivi decreti Covid, è concesso come credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale o artigianale e affitto d’azienda a favore delle imprese turistico-ricettive, le agenzie di viaggio e i tour operator.
La misura può essere pari al 60, 50 o 30% del canone di locazione, in relazione al tipo di attività esercitata.
Bonus affitto 2021, ampliata la platea
L’articolo 4 del dl Sostegni bis ha riproposto il bonus affitto per cinque mesi con nuovi requisiti, tra cui l'ampliamento della platea di beneficiari. Il limite di ricavi e compensi è stato portato a 15 milioni di euro, per cui anche le attività di commercio al dettaglio che superano questa soglia rientrano tra i potenziali destinatari. Con dei limiti: per questi soggetti, il beneficio è riconosciuto nella misura ridotta del 40, o del 20 per cento, delle somme pagate.
Bonus affitto 2021, nuovi limiti
Il bonus affitto 2021 che viene riconosciuto in misura ridotta alle attività di commercio al dettaglio oltre il limite dei 15 milioni di euro:
- è pari al 40 per cento, e non al 60 per cento, dell’ammontare mensile del canone di locazione, di leasing o di concessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo;
- è pari al 20 per cento, e non al 30 per cento, per contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo destinato allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo.
Bonus affitto, le regole di accesso al credito d’imposta
Il bonus affitti spetta a: soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, gli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Le regole sull’accesso al credito d’imposta per le diverse attività economiche:
- imprese, autonomi, professioni: come requisito è necessario il tetto di fatturato 2019 15 milioni di euro, perdita di fatturato nel periodo primo aprile 2020-31 marzo 2021 pari almeno al 30% sui 12 mesi precedenti;
- enti del terzo settore: stesse regole delle imprese;
- startup con inizio attività dal gennaio 2019, requisiti: tetto di fatturato 2019 a 15 milioni di euro;
- imprese turistico-ricettive, agenzie di viaggi, tour operator: bonus affitti esteso fino al 31 luglio 2021 (era già previsto fino al 30 aprile). Nessun tetto di fatturato. Spetta per le mensilità con perdita di compensi o ricavi pari ad almeno il 50% sullo stesso mese del 2019.
Bonus affitto, come viene utilizzato
Il bonus affitto negozi deve essere utilizzato in compensazione nel mod. F24 con le imposte dovute all’Erario. In alternativa, è possibile la cessione del credito d’imposta al locatore, in cambio di uno sconto di pari ammontare sul canone da versare.