Assegno unico figli, c’è la proroga della richiesta per gli arretrati

Arriva nel Nadef la proroga del termine per ottenere gli arretrati dell'assegno temporaneo per i figli fino al 31 ottobre

Arriva la proroga dei termini per fare domanda di assegno unico con retroattività ai mesi precedenti. Lo ha previsto la Nota di aggiornamento al Def appena approvata dal Consiglio dei ministri.

La scadenza per fare domanda dell’assegno con retroattività era fissata al 30 settembre, ma ora la norma ha stabilito una proroga dei termini a fine ottobre per permettere di fare domanda a chi non è ancora riuscito.

Finora le domande arrivate all’Inps per l’assegno temporaneo per i figli minori con il diritto agli arretrati sono meno di 500mila, poco più di un quarto della platea che ne avrebbe diritto.

Assegno unico, proroga della scadenza del 30 settembre

È stata dunque prorogata una importante scadenza dell’assegno unico temporaneo, la misura ponte (in attesa che diventi universale a partire dal prossimo anno) valida dal 1° luglio al 31 dicembre per le famiglie al momento non beneficiarie degli ANF, lavoratori autonomi e disoccupati.

La decorrenza della misura scatta dal mese di presentazione della domanda, ma alcune famiglie hanno la possibilità di ricevere più soldi se la domanda viene presentata entro settembre, in particolare entro la scadenza del 30 settembre (prorogata al 31 ottobre). Entro questa data si ha la garanzia di ricevere non solo mensilità da settembre a dicembre, ma anche quelle arretrate di luglio e agosto.

Di fatto, saranno valide tutte le domande di assegno che perverranno all’Inps fino al 31 dicembre 2021. La differenza però, come abbiamo detto, è che facendo richiesta entro il 30 settembre si avrà diritto (ora fino a fine ottobre), in deroga al principio secondo il quale l’assegno decorre dal mese stesso di presentazione della domanda, anche alle due mensilità arretrate di luglio e agosto.

Assegno unico, a chi spetta

L’assegno temporaneo è erogato dall’Inps in presenza di figli minori di 18 anni, inclusi i figli minori adottati e in affido preadottivo.
L’assegno spetta ai nuclei familiari che non abbiano diritto all’assegno per il nucleo familiare. Al riguardo, si ricorda che l’assegno per il nucleo familiare (ANF) è corrisposto alle seguenti categorie di soggetti:

  • lavoratori dipendenti;
  • lavoratori iscritti alla Gestione separata;
  • lavoratori agricoli;
  • lavoratori domestici e domestici somministrati;
  • lavoratori di ditte cessate, fallite e inadempienti;
  • lavoratori in aspettativa sindacale;
  • lavoratori marittimi sbarcati;
  • lavoratori titolari di prestazioni sostitutive della retribuzione, quali i titolari di NASpI o di disoccupazione agricola, titolari di trattamenti di integrazione salariale, lavoratori assistiti da assicurazione TBC e ai titolari di prestazioni pensionistiche da lavoro dipendente.

In linea generale e ferma restando la sussistenza di tutti i requisiti indicati dalla norma, l’assegno temporaneo potrà quindi essere riconosciuto ai nuclei familiari di lavoratori autonomi e ai nuclei familiari in cui sono presenti soggetti in stato di inoccupazione. Inoltre, l’assegno temporaneo spetta, in presenza di tutti i requisiti previsti dalla legge, a coloro che beneficiano degli assegni familiari (coltivatori diretti, coloni, mezzadri e titolari di pensione da lavoro autonomo), nonché ai nuclei che non beneficiano dell’assegno per il nucleo familiare, in assenza di uno o più requisiti di legge.

Assegno unico, come fare domanda

La domanda di assegno temporaneo è presentata, di norma dal genitore richiedente, entro e non oltre il 31 dicembre 2021. La domanda dovrà essere inoltrata una sola volta per ciascun figlio, attraverso i seguenti canali:

  • portale web, utilizzando l’apposito servizio raggiungibile direttamente dalla home page del sito Inps, se si è in possesso del codice PIN rilasciato dall’Istituto entro il 1° ottobre 2020, oppure di SPID di livello 2 o superiore o una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE), o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
  • Contact Center Integrato, chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
  • gli Istituti di patronato, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.