Assegno unico per chi ha il Reddito di cittadinanza, come viene pagato

Assegno unico, arrivano dall'Inps le nuove istruzioni sul pagamento per chi percepisce il Reddito di cittadinanza

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

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L’assegno unico spetta anche ai nuclei familiari beneficiari del Reddito di cittadinanza, se in possesso dei requisiti richiesti. La quota supplementare è erogata in automatico, senza che i percettori del Rdc debbano presentare apposita domanda, e il diritto a beneficiarne decorre dal mese di marzo con pagamento ad aprile.

Ci sono delle eccezioni: se in linea generale l’assegno unico è riconosciuto in automatico, sono previste delle regole specifiche per i genitori separati, divorziati o naturali non conviventi. Con la circolare n. 53 del 28 aprile 2022, l’Inps specifica quindi le istruzioni sul pagamento della prestazione.

Assegno unico e Reddito di cittadinanza, le istruzioni Inps

L’assegno unico spetta anche ai nuclei familiari titolari del Reddito di cittadinanza, se in possesso dei requisiti richiesti, e viene attribuito in automatico, senza necessità di presentare ulteriore domanda.
Sono previste però delle regole specifiche per i genitori separati, divorziati o naturali non conviventi.

In tal caso l’Inps specifica che il genitore esercente la responsabilità genitoriale in affido condiviso di uno o più figli appartenenti al nucleo familiare dell’altro genitore percettore del Reddito di cittadinanza, al fine del pagamento in parti uguali dell’assegno unico e universale dovrà presentare autonoma domanda che sarà liquidata, ove in possesso dei requisiti di legge, in misura pari al 50 per cento dell’importo totale, mentre il restante 50 per cento sarà corrisposto mediante accredito sulla card RdC al genitore del nucleo beneficiario della prestazione.

Assegno unico, a cosa serve il nuovo modello Rdc-Com/Au

Quando l’Inps non è in grado di individuare l’importo dovuto sulla base dei dati in suo possesso, spetterà al nucleo familiare percettore del Reddito di cittadinanza trasmettere le informazioni richieste attraverso un apposito modello “Rdc-Com/Au”, la cui messa a disposizione a breve sul sito dell’Istituto sarà comunicata con un successivo messaggio.

In pratica a breve si potrà autocertificare la sussistenza di una o più delle seguenti condizioni previste dalla legge per il riconoscimento dell’assegno unico per ogni figlio. Si dovrà indicare ad esempio la presenza all’interno del nucleo di una delle seguenti condizioni, per ricevere gli euro in più spettanti in base alla legge:

  • figlio maggiorenne a carico fino al compimento di 21 anni che frequenti un corso di formazione scolastica o di formazione o corso di laurea;
  • figlio minorenne a carico non valorizzato correttamente nella Dichiarazione sostitutiva (Dsu) utile ai fini del riconoscimento del reddito di cittadinanza;
  • madre sotto i 21 anni.

Assegno unico e Rdc, modalità di erogazione

L’Inps ribadisce che l’integrazione Rdc/ assegno unico spetta a partire da marzo 2022 e che l’importo viene calcolato in base al numero di figli a carico presenti nel nucleo. L’assegno spettante per il mese di marzo è determinato con riferimento alla quota di reddito relativa ai figli a carico, e liquidato solo nel mese di aprile (ricordiamo che per gli arretrati c’è tempo fino a giugno).

Tale decorrenza dei pagamenti, con le relative maggiorazioni, viene assicurata ai nuclei familiari le cui informazioni sono già in possesso dell’Inps in quanto contenute nella domanda presentata per l’accesso al Rdc o desumibili dalle banche dati a disposizione. Per i restanti nuclei familiari, il pagamento dell’integrazione Rdc/AU avverrà in seguito alla trasmissione delle informazioni necessarie tramite il modello Rdc-Com/AU.

Gli esiti delle integrazioni Rdc/AU saranno consultabili sul sito dell’Istituto, nella sezione Lista domande ed esiti nell’ambito della procedura Reddito di Cittadinanza/Pensione di Cittadinanza.

Assegno unico e Rdc, superato il limite di prelievo mensile

Per i soli accrediti riguardanti l’integrazione Reddito/assegno, ricorda l’Inps, potrà essere superato il limite di prelievo mensile previsto pari a 100 euro moltiplicato per la scala di equivalenza. Con la conseguenza che il prelievo di tali somme non potrà comunque superare il limite giornaliero di 600 euro previsto per le carte Postepay.

Assegno unico e decadenza Rdc

L’Inps precisa che se scattano revoca o decadenza dal Reddito di cittadinanza, non sarà più possibile percepire l’integrazione legata all’assegno unico. In quel caso per continuare a percepire l’assegno unico per ogni figlio, si dovrà presentare apposita domanda con decorrenza successiva dalla cessazione del Reddito.