Il Dossier Alitalia è senza dubbio tra i più delicati all’attenzione del Governo: una questione che in questi mesi ha tenuto banco, catalizzando l’interesse dei più, sempre al centro della scrivania dell’esecutivo.
FS SCEGLIE ATLANTIA – Una giornata, quella di ieri, che segna un punto di svolta. Al termine di un vertice fiume, il Consiglio di Amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane, valutate le conferme di interesse pervenute, ha individuato Atlantia quale partner da affiancare a Delta Air Lines e al Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’operazione Alitalia.
FS Italiane, si legge ancora nella nota ufficiale, inizierà a lavorare quanto prima con i partners individuati per condividere un Piano industriale e gli altri elementi dell’eventuale offerta.
La holding controllata dalla famiglia Benetton è stata dunque preferita al gruppo Toto, Claudio Lotito e al patron di Avianca German Efremovich e affiacherà, appunto, Delta Airlines e Tesoro per il salvataggio di Alitalia.
DI MAIO: POSTE BASI PER RILANCIO – “Alitalia è la nostra compagnia di bandiera, sono i nostri aerei, sono i nostri lavoratori. Io non canto mai vittoria prima di vedere le carte e un serio piano industriale, perchè non faccio campagna elettorale sulla pelle delle famiglie e delle persone. Ma oggi possiamo dire di aver posto le basi per il rilancio di Alitalia!”.
Questo il primo commento di Di Maio che mostra soddisfazione. Inutile dire, però, che la mente è andata allo scontro che nei giorni scorsi ha interessato il ministro dello Sviluppo Economico e la società che controlla Autostrade, definita “decotta” dal Vicepremier pentastallato.
Quando era trapelata l’ipotesi dell’intervento del gruppo che fa capo ai Benetton, infatti, il vicepremier pentastellato aveva spiegato a Porta a Porta che il giorno in cui il governo “in maniera coerente” procederà con la revoca delle concessioni “quell’azienda avrà delle difficoltà, perderà valore in Borsa”. E quindi, sosteneva, “se li mettiamo dentro Alitalia, faranno perdere valore anche ad Alitalia, faranno precipitare gli aerei”.Tradotto; in caso di revoca, diceva, “Atlantia è decotta” e quindi “non può essere coinvolta”nella partita della compagnia di bandiera.
Furente la reazione della holding che in quell’occasione aveva replicato con una dura nota: “Parole che turbano mercati”.
ATTACCANO LE OPPOSIZIONI MA DI MAIO ASSICURA: AVANTI SU REVOCA CONCESSIONI – Un botta e risposta subito rilanciato dalle opposizioni: dal segretario del Pd Nicola Zingaretti all’ex premier Matteo Renzi, tutti attaccano il vicepremier con Di Maio che si affretta a chiarire: “Sia chiara una cosa però – scrive su facebook – niente e nessuno cancellerà i 43 morti del Ponte Morandi. Niente e nessuno cancellerà il dolore delle loro famiglie. Sulla revoca della concessione ad Autostrade non indietreggiamo di un solo centimetro. Andiamo avanti. Meno parole, più fatti”.