ADSL e Fibra ottica, italiani poco soddisfatti: 1 su 3 vorrebbe cambiare operatore

Sono quasi 7,5 milioni gli italiani che nel corso dell’ultimo anno hanno effettuato un passaggio ad altro operatore

(Teleborsa) Costi troppo alti, velocità di navigazione troppo bassa e mancanza di trasparenza sono tra le principali ragioni che spingono una bella fetta di utenti a voler cambiare operatore per il servizio della rete Internet.

Sono quasi 7,5 milioni gli italiani che nel corso dell’ultimo anno hanno effettuato un passaggio ad altro operatore ADSL e, fra chi ha un contratto attivo, quasi 1 su 3, ovvero 10,5 milioni sono quelli che, invece, lo faranno non appena riusciranno a trovare un’offerta migliore o non appena scadrà il vincolo.  Lo dicono alcuni dei dati emersi dall’indagine commissionata da Facile.it all’istituto di ricerca mUp Research, insieme a Norstat,
QUANTO MI COSTI? – La bolletta ADSL-fibra ottica, si legge nell’analisi, sembra essere una delle spese percepite come più onerose dagli italiani. Stilando la graduatoria dei costi domestici che, almeno da un punto di vista psicologico, incidono maggiormente sul budget familiare, l’ADSL-fibra ottica è indicata come risposta dal 32% del campione intervistato – battuta solo dalle bollette di luce e gas e dall’RC auto – e se sono ben 17 milioni gli italiani che dichiarano di voler ridurre la spesa della telefonia di casa nel corso del 2019, pochi quelli che dichiarano di esserci già riusciti nel 2018.
“I consumatori sono diventati sempre più attenti alle spese domestiche e, tra queste, la bolletta telefonica è una delle voci su cui è possibile risparmiare in modo più semplice”, spiega Mario Rasimelli, responsabile settore telefonia e ADSL di Facile.it.
UOMINI PIU’ “INFEDELI” DELLE DONNE – Quando si parla di internet casa, i più infedeli risultano essere gli uomini; nel campione maschile, la percentuale di chi ha cambiato operatore ADSL-fibra ottica è pari al 24% mentre tra le donne scende al 17,7%. Guardando alle fasce di età, invece, risultano essere meno fedeli i clienti con età compresa tra i 35-54 anni (il 23,1% ha cambiato operatore nell’ultimo anno), seguite dai giovani under 35 (20,4%)