Epatite acuta nei bambini, scoperta la possibile causa

Gli scienziati sono sempre più vicini a capire qual è la causa della misteriosa epatite acuta che sta colpendo i bambini in tutto il mondo

Crescono i casi di epatite acuta tra i bambini di tutto il mondo. Oltre ai 111 casi riportati in Regno Unito, sono emersi 55 casi probabili e confermati in 12 Paesi dell’Unione Europea, tra cui l’Italia, 12 negli Stati Uniti, 12 in Israele e uno in Giappone. Questi numeri sono stati resi noti dall’Ecdc, il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Il quadro clinico si presenta come un’infiammazione grave del fegato, con ittero e livelli elevati di transaminasi, preceduti da disturbi gastrointestinali, vomito, nausea e diarrea.

Epatite acuta tra i bambini: perché è scattato l’allarme in tutto il mondo

A oggi diversi piccoli pazienti hanno subito un fallimento dell’organo, per cui si è reso necessario il trapianto di fegato. Oltre alla gravità della malattia è però la sua causa a preoccupare le agenzie sanitarie e i pediatri di tutto il mondo. Non è ancora nota infatti l’eziologia della misteriosa epatite acuta che sta colpendo così tanti bambini in zone diverse del pianeta, e sono in corso le indagini da parte delle autorità.

I casi di epatite acuta senza causa nota sono sempre stati eventi sporadici, ma l’attuale alto numero di pazienti sta facendo ipotizzare che dietro possa esserci un agente virale o batterico che si sta diffondendo rapidamente tra i giovanissimi. I dati a disposizione fino a oggi non permettono di fare una valida valutazione del rischio, ma si teme che le terapie intensive pediatriche e le unità trapianti debbano iniziare a organizzarsi per fare fronte a una vera epidemia, con numerosi accessi in ospedale.

Epatite acuta tra i bambini, qual è il ruolo dell’adenovirus: gli scenari

In base a quanto è emerso, il 75,5% dei bambini ricoverati in Inghilterra e il 50% di quelli ricoverati in Scozia sono risultati positivi a un’infezione da adenovirus 41F. Lo stesso isolato anche in diversi dei giovanissimi pazienti statunitensi. Nelle analisi sono stati riscontrati anche altri ceppi di adenovirus, e in tutta la popolazione pediatrica britannica tra 1 e 4 anni è stata scoperta un sostanziale aumento di infezioni da adenovirus rispetto agli altri anni.

Dai questionari ai genitori non è emersa alcuna correlazione tra i bimbi ospedalizzati: nessun abitudine alimentare comune, né l’assunzione delle stesse medicine o l’esposizione ad agenti tossici noti. Sono ancora incorso ulteriori indagini tossicologiche.

Per questo gli scienziati ipotizzano che alla base della patologia ci sia proprio l’adenovirus, anche se in genere questa tipologia di patogeno non causa particolari sintomi. E per questo il campo di ricerca è stato esteso ai contesti in cui i bambini potrebbero essersi infettati e averne contagiato altri, con lo scopo di identificare la catena di trasmissione.

Per ora sono 5 gli scenari ipotizzati dall’Uksha, l’agenzia di sicurezza sanitaria del Regno Unito.

  1. Una comune infezione da adenovirus F41 resa più grave da un altro fattore, che potrebbe anche scatenare una malattia ai danni del sistema immunitario.
    • Maggiore sensibilità dei giovani pazienti all’adenovirus dovuta alla bassa circolazione del patogeno ed esposizione a esso durante la pandemia di Covid.
    • Precedente infezione da Sars-Cov-2, magari una variante specifica come l’Omicron, o un altro patogeno.
    • Coinfezione da Sars-Cov-2 o un altro patogeno.
    • Fattore ambientale, come l’esposizione a una tossina o l’assunzione di un farmaco.
  2. Una nuova variante di adenovirus non ancora identificata, con o senza la presenza di un altro fattore tra quelli indicati sopra.
  3. L’esposizione a qualche elemento tossico nell’ambiente.
  4. Una nuova variante di Sars-Cov-2 o effetti ancora non noti della variante Omicron.

Qua i chiarimenti dell’Iss sull’epatite acuta dei bambini e qui tutto quello che sappiamo del ruolo del vaccino anti Covid come causa della patologia. Potete invece trovare qua i sintomi della misteriosa malattia.