La febbre Dengue è una malattia virale che si trasmette attraverso le zanzare Aedes e che è diffusa in aree tropicali e subtropicali del mondo. Ogni anno, si registrano circa 390 milioni di casi in tutto il mondo, con circa 25 mila decessi. La malattia è stata identificata per la prima volta negli anni ’50 del secolo scorso in Indonesia, e da allora si è diffusa in molte parti del mondo. In America Latina, la malattia è diventata un grave problema di sanità pubblica, con migliaia di casi segnalati ogni anno.
Stato di emergenza sanitaria in Perù
Nel Perù, l’epidemia di febbre Dengue ha portato il Ministero della Salute a dichiarare lo stato di emergenza sanitaria in 59 distretti di 13 regioni del Paese. Questo provvedimento ha lo scopo di intensificare e accelerare gli interventi di controllo nella popolazione a fronte di molteplici focolai di questa malattia che comporta un alto rischio di morte.
Secondo il Centro nazionale per l’epidemiologia, la prevenzione e il controllo delle malattie, sono stati registrati quest’anno già 11.585 casi di Dengue e 16 decessi, di cui 12 già confermati e 4 da verificare, nelle regioni del Nord, del Centro e del Sud Est del Perù. Nel 2022 il Paese aveva registrato oltre 72 mila casi, che avevano portato a un conteggio di 84 vittime.
Per prevenire la diffusione della Dengue, il Ministero della Salute peruviano ha avviato una serie di interventi di controllo e prevenzione. Questi includono la pulizia dei ristagni d’acqua, la fumigazione per uccidere le zanzare e la sensibilizzazione della popolazione sui modi per prevenire la trasmissione della malattia.
Quali sono i sintomi della Dengue
La febbre Dengue è caratterizzata da una serie di sintomi che possono variare da persona a persona. I sintomi iniziali sono i seguenti
- Febbre.
- Mal di testa.
- Dolori muscolari e articolari.
- Eruzioni cutanee.
- Dolore retro-oculare.
In alcuni casi, la malattia può progredire verso la forma più grave, la febbre emorragica, che può portare a sanguinamento dalle gengive, dal naso e dalle orecchie, vomito con tracce ematiche, dolori addominali intensi, shock e persino alla morte. Tale complicazione grave colpisce circa il 5% dei pazienti con Dengue. Questa malattia è detta anche febbre spaccaossa, come spiegato qua.
Come si cura la febbre Dengue
Non esiste una cura specifica per la febbre Dengue, ma è possibile trattare i sintomi per alleviare il dolore e la febbre. È importante bere molta acqua per prevenire la disidratazione e riposare adeguatamente. In alcuni casi, può essere necessario il ricovero in ospedale per il monitoraggio e il trattamento dei sintomi.
La prevenzione della febbre Dengue è fondamentale per ridurre la diffusione della malattia. È possibile prevenire la trasmissione della malattia riducendo la popolazione di zanzare attraverso la pulizia e la rimozione dei possibili luoghi di nidificazione, come i ristagni d’acqua.
Tuttavia, la prevenzione della febbre Dengue non dovrebbe essere limitata solo ai governi e alle autorità sanitarie. Anche la popolazione può fare la sua parte. Ad esempio con la pulizia dei possibili luoghi di nidificazione delle zanzare, come i contenitori d’acqua stagnante, la copertura dei serbatoi per prevenire la deposizione delle uova e l’uso di repellenti e di vestiti protettivi.
È fondamentale che le persone che vivono o viaggiano in aree ad alto rischio di Dengue conoscano i sintomi della malattia e consultino immediatamente un medico se presentano sintomi similinfluenzali. Il riconoscimento precoce della malattia può aiutare a prevenire la comparsa di complicazioni gravi.
Nel nostro Paese oggi non c’è un rischio particolare legato all’insorgenza di nuovi casi, considerate le basse temperature stagionali che impediscono la nidificazione delle zanzare nelle aree altrimenti interessante. A luglio sono stati rilevati diversi focolai di Dengue in Italia, come raccontato qua. Vi abbiamo spiegato quali sono i rischi in Italia qua.