Contratti di Sviluppo, fondi esauriti: stop alle domande, ma non per tutti

Dal 9 agosto 2021, come stabilito con decreto del MISE, non è più possibile presentare domanda per accedere alle l’incentivo gestito da Invitalia. Ma con qualche eccezione

Stop alle agevolazioni del Contratto di Sviluppo. Dalla mezzanotte del 9 agosto 2021, come stabilito con decreto del MISE, non è più possibile presentare domanda per accedere alle l’incentivo gestito da Invitalia che sostiene gli investimenti di grandi dimensioni.

Il Contratto di Sviluppo è la formula messa a punto da Invitalia per sostenere gli investimenti di grandi dimensioni in tre settori strategici per la nostra economia: settore industriale, turistico e tutela ambientale. Scopo dichiarato è favorire la realizzazione di programmi strategici e innovativi di rilevante dimensione, anche attraverso l’attrazione di investimenti esteri, allo scopo di rafforzare la struttura produttiva italiana.

Contratti di Sviluppo, chi può avere l’agevolazione

Le agevolazioni sono destinate sia a imprese italiane che estere, in forma singola o associata. È composto da uno o più progetti di investimento strettamente connessi e funzionali tra loro e può prevedere:

  • progetti di ricerca, sviluppo e innovazione
  • realizzazione di infrastrutture di pubblico interesse.

Contratti di Sviluppo, quali investimenti rientrano nell’agevolazione

Il Contratto di Sviluppo finanzia programmi di investimento – inclusi progetti di ricerca, sviluppo e innovazione – nei settori industriale, turistico, tutela ambientale, di almeno 20 milioni di euro. La cifra scende a 7,5 milioni nel caso di attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Per programmi di grandi dimensioni, che rivestono una particolare rilevanza strategica, è stata introdotta una procedura “fast track”, che implica la sottoscrizione di specifici accordi tra le imprese proponenti e le amministrazioni coinvolte: Accordo di Sviluppo e Accordo di Programma, procedure a favore dei progetti strategici di grandi dimensioni e di significativo impatto sul sistema produttivo.

Contratti di Sviluppo, come funziona

Il Contratto di Sviluppo prevede queste agevolazioni:

  • contributo a fondo perduto in conto impianti
  • contributo a fondo perduto alla spesa
  • finanziamento agevolato
  • contributo in conto interessi Le agevolazioni sono erogate sulla base dell’avanzamento della realizzazione dei singoli progetti, a fronte di titoli di spesa quietanzati, non inferiori al 20% dell’investimento ammesso.

Prima erogazione anche con anticipo, fino a un massimo del 30% dell’agevolazione concessa. Per contributo in conto impianti e alla spesa necessaria fideiussione bancaria o polizza assicurativa.

Contratti di Sviluppo, chi può ancora richiederli dopo il 9 agosto 2021

Il Decreto Direttoriale Mise del 4 agosto 2021, come dicevamo, ha stabilito la chiusura dello sportello per esaurimento della disponibilità di risorse finanziarie. Ma non per tutti.

Lo sportello rimane infatti aperto esclusivamente per le domande che saranno presentate a valere sulle risorse finanziarie ancora disponibili per:

  • attività turistiche in aree interne o per recupero di strutture dismesse
  • trasformazione di prodotti agricoli con annessi servizi di ospitalità
  • mobilità sostenibile.