Manovra bis, l’equity crowdfunding esteso a tutte le PMI

Nella Manovrina varata dal Consiglio dei Ministri è presente una norma che permette anche alle PMI Srl di lanciare campagne di equity crowdfounding

Nessuna manovra lacrime e sangue che in molti si aspettavano, ma solo degli aggiustamenti economici per rientrare dal disavanzo di bilancio. La famosa manovrina da 3,4 miliardi di euro è stata finalmente pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed è possibile analizzare le scelte fatte dal Governo per correggere un disavanzo dello 0,2%. Nel Decreto Legge della Manovra, il Consiglio dei Ministri ha inserito anche norme per la crescita, con un occhio di riguardo per le PMI. La notizia più interessante riguarda sicuramente l’ampliamento per tutte le piccole e medie imprese dello strumento dell’equity crowdfunding. Quando fu lanciato nel 2012 poteva essere utilizzato solo dalle Spa, mentre con la nuova norma anche le Srl potranno beneficiarne.

Cosa è l’equity crowdfunding            

Lo strumento dell’equity crowdfunding è stato varato dal Governo per contrastare la stretta del credito che attanaglia le piccole e medie imprese. Con sempre meno prestiti concessi dalle banche, alle piccole e medie imprese che vogliono investire non resta che cercare metodi di finanziamento alternativi. L’equity crowdfunding è uno di questi. Un’azienda che ha bisogno di liquidità per portare avanti il proprio progetto, può chiedere aiuto a investitori privati, cedendogli una piccola quota dell’azienda. In questo modo, chi ha finanziato il progetto, parteciperà anche alla divisione dei guadagni.

I vantaggi dell’equity crowdfunding

Il Governo sta cercando in tutti i modi di incentivare i metodi alternativi di finanziamento per riuscire a far ripartire l’economia e permettere alle PMI di tornare a investire. Le aziende che decidono di sfruttare lo strumento dell’equity crowdfunding hanno dei vantaggi sostanziali rispetto ad altre fonti di finanziamento: possono decidere quale tipo di diritti ha l’investitore privato e il “peso” all’interno dell’azienda. Il tutto dipende dalla quota acquistata. Ad esempio le PMI potranno decidere il ruolo all’interno del Consiglio di Amministrazione, il diritto di voto e patrimoniale.