I minibond sono una fonte di finanziamento alternativa pensata appositamente per le piccole e medie imprese che sono alla ricerca di soldi da investire per acquistare impianti produttivi o beni immobili. Lo strumento va a sostituire i prestiti bancari, diventati sempre più un miraggio per le piccole aziende che non riescono a rispettare le garanzie richieste dagli istituti di credito. Per questo motivo molte PMI sono sempre più alla ricerca di strumenti alternativi: tra equity crowdfunding e social lending, il minibond è sicuramente uno dei più affidabili e semplici da utilizzare. Sia per le aziende che li emettono sia per i privati che li sottoscrivono.
Per le PMI non quotate in borsa è molto più semplice emettere le obbligazioni grazie alla semplificazione legislativa entrata in vigore con il Decreto Sviluppo del 2012. Successivamente i minibond hanno subito un’ulteriore semplificazione con il Piano Destinazione Italia e il Decreto Competitività del 2014.
Che cosa sono i minibond
I minibond sono delle obbligazioni o dei titoli a debito che possono essere emessi dalle piccole e medie imprese non quotate in borsa. I minibond hanno una durata medio-lunga non inferiore ai 36 mesi. Lo strumento è stato pensato per le piccole e medie imprese che hanno bisogni di fondi, ma non vogliono chiedere un prestito alle banche. L’emissione dei minibond deve essere finalizzata a investimenti per la crescita dell’azienda e non per mancanza di liquidità.
Chi può emettere i minibond
I minibond possono essere emessi solamente da aziende sane e che rispettano alcuni parametri. Il fatturato deve essere superiore ai due milioni di euro e i dipendenti più di 10 (sono quindi escluse le micro imprese). Inoltre, l’impresa deve essere in salute e avere un preciso processo di crescita.
Per emettere un minibond l’impresa non deve obbligatoriamente chiedere aiuto a una banca, ma può affidarsi anche a dei consulenti specializzati (advisor, arranger e società di rating). Il ruolo delle società di rating è molto importante soprattutto nel caso in cui si vuole abbassare l’interesse della cedolare periodica del minibond. Ottenere una valutazione elevata dalla società di rating vuol dire che l’azienda è sana e gli investitori possono sottoscrivere le obbligazioni con tranquillità.
Chi può sottoscrivere i minibond
La sottoscrizione dei minibond è riservata agli investitori istituzionali o a soggetti qualificati. I privati cittadini non possono decidere di investire autonomamente i loro risparmi sulle obbligazioni di una piccola e media impresa, ma devono farsi coadiuvare da una banca o da un intermediario finanziario specializzato e iscritto nell’apposito elenco.