Aulab e Multiversity si uniscono, Neve a QuiFinanza: “Con la Digital Academy diventeremo il primo player in ambito edutech”

Aulab, la prima Coding Factory italiana, e Multiversity, leader nel mercato e-learning, insieme per creare una Digital Academy per formare sulle competenze digitali

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Redazione

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Nel Belpaese la formazione è ancora ostaggio di vecchie e radicate abitudini: scarsa propensione ad investire, basso utilizzo dei fondi disponibili, qualità della formazione medio-bassa, innovazione ridotta al minimo, mancanza di attenzione verso le competenze trasversali che sempre più trasformeranno il mondo del lavoro.

La formazione aziendale in Italia: a che punto siamo

I dati dell’Osservatorio Expotraining sulla formazione in Italia 2022 restituiscono una fotografia nitida: nel nostro Paese si fa poca formazione e perlopiù male. Buona parte dei corsi organizzati nelle aziende italiane si riduce ai percorsi formativi obbligatori, dedicati ad esempio alla sicurezza sul lavoro (18%), oppure ad aspetti che nel resto d’Europa sono ampiamente acquisiti, come la conoscenza delle lingue (20%) o la qualità e le certificazioni (5,50%).

L’informatica, caposaldo dell’innovazione, occupa appena il 10% delle attività di formazione. L’offerta formativa IT infatti risulta ancora molto frammentata, con tanti piccoli player che non riescono a soddisfare a pieno le esigenze delle aziende. Non a caso l’Italia si colloca tra i Paesi dove il benchmark di partecipazione alla formazione è al di sotto della media europea, al 6,2, poco sopra a Polonia, Turchia, Grecia e Romania.

Però qualcosa finalmente sta iniziando a cambiare. Per quanto, da un lato, ci sia realmente quella che gli esperti del settore definiscono “emergenza formazione”, perché senza innovazione delle competenze rischiamo di sprofondare trascinati dalla crisi, è pur vero, dall’altro, che cresce sempre di più la richiesta di formazione in ambito IT.

E’ sempre più alta è la richiesta di competenze professionalizzanti nel campo delle nuove tecnologie, applicate ai più svariati settori: IT management, sviluppo software, database, sicurezza, sistemi sono tutti percorsi altamente qualificanti che sempre più aziende richiedono per i propri dipendenti.

Multiversity acquisisce la maggioranza di Aulab

E’ in questo contesto che si è appena concretizzata un’operazione molto importante: il Gruppo Multiversity, leader in Italia nel mercato dell’e-learning, ha acquisito il 60,61% di Aulab, la prima Coding Factory italiana attiva nella formazione di sviluppatori software, che offre un percorso efficace ai propri studenti consentendo di professionalizzarsi come sviluppatori web.

Multiversity gestisce tre università private online – Pegaso, Mercatorum e San Raffaele Roma – un ente di certificazione, Certipass, e una serie di accademie, oltre a un istituto internazionale di formazione superiore per l’apprendimento permanente con sede a Malta. Fornisce i suoi servizi attraverso una piattaforma online proprietaria che realizza i contenuti di e-learning prodotti internamente.

Con l’acquisizione di Aulab, Multiversity punta a estendere la propria presenza nella formazione digitale e tech e nel reskilling delle risorse. L’operazione permetterà di creare una Digital Academy e di ampliare le proprie competenze nella formazione digitale.

Aulab è attiva dal 2014 nell’ambito della formazione e dello sviluppo software. Uno dei fiori all’occhiello di Aulab è l’Hackademy, un corso online sperimentato con successo da oltre 1300 studenti, con un tasso di placement del 95% entro 6 mesi, che consente in soli 3 mesi di acquisire le competenze necessarie per scrivere codice ed avviare una nuova carriera professionale come sviluppatore web.

Tutto questo grazie ad un efficace modello di formazione, un’efficiente piattaforma di placement e a importanti partnership con le aziende. Oltre alla formazione, Aulab si occupa di progettazione, sviluppo e commercializzazione di siti web, piattaforme IT e applicazioni SW.

Dopo l’acquisizione, il rimanente 39,39% della quota societaria resta saldo nelle mani dei founder Davide Neve e Giancarlo Valente, che proseguono nella gestione della società con gli obiettivi di accelerare la crescita valorizzando gli asset presenti e di sviluppare, unitamente al management di Multiversity, le sinergie derivanti dalla metodologia didattica, dalla rete di orientamento, dal marketing e dalle potenziali partnership che il Gruppo Multiversity ha già in essere con associazioni e aziende.

Gli obiettivi del nuovo Gruppo

“L’acquisizione di Aulab si inserisce in una precisa strategia del Gruppo Multiversity, già avviata con l’acquisizione dell’Università Telematica San Raffaele Roma con l’obiettivo di consolidare la propria leadership nel mondo delle università digitali e dell’Education Technology europea e di accelerare la presenza nella formazione digitale e tech” spiega Fabio Vaccarono, CEO di Multiversity.

Il mondo della formazione è in continua evoluzione e la sua digitalizzazione è un passo fondamentale per recuperare il forte divario tra formazione e nuovi lavori. “Siamo consapevoli di avere un ruolo fondamentale nella creazione di nuove figure professionali e nel facilitare il loro accesso nel mondo del lavoro. L’elevato tasso di placement di Aulab e la capacità di creare partnership con le aziende contribuiranno al raggiungimento di tali obiettivi. Siamo felici di poter lavorare con l’intero team di Aulab, con Davide Neve e Giancarlo Valente, che hanno dimostrato una grande visione e di essere precursori di un modello formativo in un settore con grandi potenzialità”.

Secondo l’Osservatorio EdTech 2022-2023, il fatturato dei provider italiani in ambito EduTech vale circa 19,5 miliardi di euro. “L’emergenza Covid ha accelerato il processo di crescita e di trasformazione della domanda e dell’offerta e contemporaneamente ha aumentato la consapevolezza da parte di tutti dell’importanza dell’utilizzo della tecnologia nell’ambito della formazione” spiega a QuiFinanza Davide Neve, CEO di Aulab.

Neve, a che punto siamo in Italia nel settore edutech e com’è cresciuto il mercato negli ultimi anni? 

I principali trend di innovazione presenti nel settore Edutech in Italia riflettono una focalizzazione su upskilling e reskilling da parte dei singoli e delle aziende e un forte focus sull’intelligenza artificiale. Oggi nel nostro Paese assistiamo ad un progressivo aumento dell’attenzione al matching tra domanda e offerta di lavoro, e la formazione si sta orientando sempre di più verso settori in cui le aziende faticano a trovare risorse, cercando così di colmare il gap di competenze negli ambiti in cui la domanda da parte delle aziende è sempre più alta.

Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto a scegliere di entrare a far parte del gruppo Multiversity per continuare il vostro percorso di crescita?

Entriamo nel gruppo Multiversity per costituire in sinergia con tutti i partner il primo player italiano dell’ambito edutech.
In Aulab abbiamo sempre avuto un’attenzione particolare affinché il nostro lavoro avesse un impatto positivo nella vita dei nostri studenti in modo inclusivo e sostenibile e dobbiamo ringraziare quindi SocialFare Seed, Manilo Marocco e gli altri investitori che ci hanno supportato nel momento di startup del nostro progetto per aver compreso l’impatto sociale del nostro lavoro. Il nostro sogno era quello di poter permettere ai nostri studenti di acquisire le competenze e il mindset migliori per affrontare le sfide di un mercato del lavoro in costante evoluzione: grazie al supporto di Multiversity questo sarà ancora più concretamente possibile. Il nostro obiettivo oggi, quindi, è da una parte offrire ad un numero sempre maggiore di studenti l’opportunità di dare una svolta alla propria vita e alla propria carriera, e dall’altro accelerare il processo di crescita dell’intero settore edutech in Italia per rispondere all’elevata domanda di candidati da parte delle aziende.

Aulab offre corsi di programmazione e sviluppo web e vanta un tasso di collocamento del 95% entro 6 mesi dalla conclusione dei corsi: che valore aggiunto pensate possa portare il vostro ingresso in Multiversity?

Questa operazione permetterà al Gruppo Multiversity di fare un passo in più verso la creazione di una Digital Academy e di ampliare la propria offerta nell’ambito della formazione digitale integrandola con un corso che in breve tempo fornisce competenze pratiche e la preparazione per sopperire alla richiesta di figure IT e STEM di un mercato che necessità fortemente di affrontare percorsi di innovation e di digital transformation. Si stima infatti che ci sia oggi un gap di oltre 650mila risorse nel settore ICT in Europa e oltre 100mila nel mercato tech in Italia. Aulab, con il modello del coding bootcamp fortemente basato sulla pratica, fornisce agli studenti competenze spendibili velocemente in un mercato in grande crescita e con scarsa offerta.

Quali sono gli obiettivi e le prospettive di crescita per il futuro di Aulab?

Con più di 10mila studenti formati dal 2014 in tutti i nostri corsi e un network di oltre 300 aziende partner, Aulab punta a diventare il primo player italiano in ambito edutech e una delle community di tech talent più in rapida espansione in Italia. Con una crescita a tripla cifra anno su anno dal 2018, in termini di fatturato e di studenti formati nelle nostre Hackademy, grazie all’apporto di Multiversity contiamo di mantenere questo trend anche per gli anni a venire.

 

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